Mercati – Europa chiude in profondo rosso con Piazza Affari a -2,6%

Le borse europee chiudono in profondo rosso, mentre Wall Street viaggia in negativo dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib lascia sul terreno il 2,6% a 39.943 punti, giù anche il CAC 40 di Parigi (-2,9%), il Dax di Francoforte (-2,6%), l’Ibex35 di Madrid (-1,9%) e il Ftse 100 di Londra (-0,7%).

Oltreoceano, il Nasdaq cede l’1,8%, lo S&P 500 l’1,3% e il Dow Jones l’1,1%.

Resta l’attenzione sul fronte commerciale con Trump che ha firmato un ordine esecutivo per imporre i dazi ai Paesi con cui ha chiuso gli accordi. Regge l’intesa tra Stati Uniti e Unione europea raggiunta in Scozia, con le nuove tariffe per l’Ue che restano al 15% come stabilito nel vertice tra il presidente americano e la numero uno della CE, Ursula von der Leyen. Stabili anche i dazi sulla Gran Bretagna, al 10% mentre aumentano quelli contro il Canada, dal 25 al 35%, e la Svizzera, al 39%. Trump ha annunciato che i nuovi dazi entreranno in vigore il 7 agosto.

Occhi anche sull’agenda macro a stelle e strisce: a luglio, negli Usa, sono stati creati 73mila posti di lavoro nel settore non agricolo (Non Farm Payrolls), in aumento, meno delle attese (106mila), dai 14mila di giugno (rivisti da 147mila). Il tasso di disoccupazione è aumentato, in linea al consensus, al 4,2% dal 4,1% del mese precedente.

Dati che testimoniano ulteriormente come il mercato del lavoro USA stia rallentando e che contribuiscono a rafforzare l’opinione che sia necessario un taglio ai tassi da parte della Federal Reserve.

Al riguardo, i funzionari della banca centrale americana, Christopher Waller e Michelle Bowman, sono preoccupati per il fatto che l’esitazione dell’istituto ad abbassare il costo del denaro possa danneggiare inutilmente il mercato del lavoro.

Nell’area euro, a luglio il dato preliminare dei prezzi al consumo ha registrato una variazione nulla su base mensile, dopo il +0,3% del mese precedente. Su base annua, hanno riportato un +2,0%, in linea con il dato di giugno e al di sopra del +1,9% atteso. L’indice Core, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, ha mostrato un +2,3%, in linea con attese e rilevazione precedente.

Infine, la lettura finale dell’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona per il mese di luglio ha evidenziato 49,8 punti, confermando la lettura preliminare e le attese.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,156 mentre il cambio dollaro/yen scivola a 148,0. Tra le materie prime, petrolio in forte ribasso con il Brent (-2,8%) a 69,7 dollari al barile e il Wti (-2,6%) a 67,4 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 86 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,54%.

Tornando a Piazza Affari, in vetta Campari (+7,9%) all’indomani dei conti, seguita a distanza da Nexi (+1,4%), Inwit (+1,2%) ed Hera (+0,6%), mentre si posizionano in coda Fineco (-5,8%), Intesa Sanpaolo (-5,6%), Saipem (-4,7%) e Popolare di Sondrio (-4,5%).