Avvio negativo a Wall Street: dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede l’1,6%, l’S&P 500 l’1,2% e il Dow Jones l’1,1%.
Focus sull’agenda macro: a luglio, negli Usa, sono stati creati 73mila posti di lavoro nel settore non agricolo (Non Farm Payrolls), in aumento, meno delle attese (106mila), dai 14mila di giugno (rivisti da 147mila).
Il tasso di disoccupazione è aumentato, in linea al consensus, al 4,2% dal 4,1% del mese precedente.
Dati che testimoniano ulteriormente come il mercato del lavoro USA stia rallentando e che contribuiscono a rafforzare l’opinione che sia necessario un taglio ai tassi da parte della Federal Reserve.
Al riguardo, i funzionari della banca centrale americana, Christopher Waller e Michelle Bowman, sono preoccupati per il fatto che l’esitazione dell’istituto ad abbassare il costo del denaro possa danneggiare inutilmente il mercato del lavoro.
A seguire, nel pomeriggio, il PMI manifatturiero finale, l’ISM manifatturiero e il Sentiment finale Università del Michigan, tutti di luglio.
Resta l’attenzione anche sul fronte commerciale con Trump che ha firmato nella notte un ordine esecutivo per imporre i dazi ai Paesi con cui ha chiuso gli accordi. Regge l’intesa tra Stati Uniti e Unione europea raggiunta in Scozia, con le nuove tariffe per l’Ue che restano al 15% come stabilito nel vertice tra il presidente americano e la numero uno della CE, Ursula von der Leyen. I nuovi dazi entreranno in vigore il 7 agosto.
Focus, infine, sulle trimestrali con Apple che guadagna dell’1,6%, in scia all’aumento delle vendite, e Amazon che crolla del 7% appesantita dalle prospettive deludenti.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,157 mentre il cambio dollaro/yen scivola a 148,2. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,1%) a 71,6 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 69,3 dollari al barile.
Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sul Treasury a 2 e 10 anni calano rispettivamente al 3,76 e al 4,24%.