Wall Street chiude il terzo giorno in rosso appesantita dal settore salute

Wall Street chiude la seduta di giovedì ancora in calo questa volta trascinata a ribasso dalle società del settore salute.

Così l’S&P 500 chiude a -0,37%, il Nasdaq a -0,03% e il Dow Jones a -0,74%.

Più netto il calo del Russel 2000 a -0,93%.

Nonostante la chiusura degli accordi commerciali con Eu e Giappone presi alla fine della scorsa settimana i mercati stanno vivendo un ottava di tensioni dopo che la Fed ha deciso di mantenere i tassi invariati e in scia alle parole di Jerome Powell, incerto anche per un taglio a settembre.

L’azionario subisce così anche la pressione dei Treasury con quello a 2 anni in rialzo a 3,94% e quello a 10 anni a 4,378%.

Anche sul fronte macro arrivano notizie poco incoraggianti con l’inflazione di giugno salita del 2,6% rispetto allo scorso anno (fonte Dipartimento del Commercio), e con le richieste di sussidi per la disoccupazione in crescita.

Oggi resta una giornata chiave per Wall Street dato che il primo agosto è la deadline stabilita da Trump per l’entrata in vigore dei nuovi dazi. Gli analisti guardano con attenzione alla Casa Bianca per sapere se il presidente americano deciderà di fare un passo indietro e dare ancora tempo ai negoziati.

Sull’azionario invece gli occhi sono tutti puntati alla stagione delle trimestrali.

Notizie positive sono arrivate ieri dalle big tech con Meta Platform in rialzo dell’11,3% dopo aver superato con decisione le previsioni degli analisti nonostante gli investimenti miliardari nell’AI.

Batte le attese sulla trimestrale anche per Microsoft (+3,9%) che ha anche dato un aggiornamento incoraggiante su Azure, il servizio di cloud computing al centro del ramo AI del colosso tecnologico.

Nonostante le performance dei tech il 70% dei titoli dell’S&P500 ha perso terreno ieri.

Le più colpite sono state le aziende del settore farmaceutico e salute dopo che Donald Trump ha tagli ai prezzi dei farmaci e di apportare altri cambiamenti entro i prossimi 60 giorni.

Eli Lilly ha chiuso a -2,6%, UnitedHelath a -6,2% e Bristol-Myers a -5,8%.

Passando alle materie prime il Brent scende a 71,81 dollari al barile. In lieve calo anche il Wti a 69,35 dollari al barile.

L’oro è sostanzialmente invariato a 3.343,81 dollari l’oncia. In calo invece l’argento a 36,67 dollari l’oncia.

Infine sul forex l’euro/dollaro è in frazionale calo a 1,142 e il dollaro/yen sale a 150,57.