Avvio in rialzo per le principali borse europee.
A Milano, il Ftse Mib avanza dello 0,9% a 40.322 punti, seguito dal CAC 40 di Parigi (+0,5%), l’Ibex35 di Madrid (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,4%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%).
Restano monitorati gli sviluppi sui dazi dopo che il rappresentante al commercio degli Stati Uniti Jamieson Greer ha espresso un cauto ottimismo sui colloqui con la Cina circa i flussi di terre rare, a seguito dei colloqui che hanno ulteriormente consolidato i legami tra le due economie.
Resta l’attenzione anche sulla politica monetaria e l’agenda macro, in scia all’aumento della disoccupazione negli Stati Uniti e al rallentamento nella creazione di posti di lavoro, che hanno rafforzato le scommesse su un taglio ai tassi da parte della Fed a sostegno dell’economia. I mercati stimano la probabilità superiore all’80% per un allentamento il mese prossimo, scontando appieno un ulteriore taglio entro la fine dell’anno.
Nel frattempo, Trump ha affermato che nei prossimi giorni annuncerà un nuovo governatore della Fed e un nuovo statistico sui dati occupazionali, dopo il licenziamento in tronco di Erika McEntarfer.
Sempre in tema di banche centrali, gli analisti si aspettano che giovedì la Banca d’Inghilterra riduca il tasso d’interesse di 25 punti base al 4%, dal 4,25%, malgrado i dati dell’inflazione in crescita a giugno, per stimolare la crescita economica del Paese.
Sul fronte macro, attesi dagli Stati Uniti gli ordini di fabbrica di giugno.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,157 mentre il cambio dollaro/yen sale a 147,9. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,3%) a 69,9 dollari e il Wti (+0,5%) a 67,6 dollari al barile dopo che l’OPEC+ ha concordato un altro importante aumento della produzione da settembre alimentando le preoccupazioni su un eccesso di offerta globale.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 85 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,56%.
Tornando a Piazza Affari, guidano i bancari con Popolare di Sondrio (+2,9%), Banca Mediolanum (+2,2%) e Fineco (+2,0%), bene anche Leonardo (+2,1%). In coda Campari (-1,4%) preceduta da Amplifon (-0,4%), Ferrari e Moncler (-0,3%).