Credem – Nel 1H25 margine di intermediazione -9% e utile netto +14,8%

A fine giugno 2025 il margine di intermediazione si attesta a 937 milioni, rispetto a 1.029,7 milioni dell’anno precedente (-9% a/a). All’interno dell’aggregato, il margine finanziario è pari a 474,4 milioni, rispetto a 570,2 milioni nel primo semestre 2024 (-16,8% a/a), che risente dell’andamento dei tassi di interesse e della riduzione dei volumi sul portafoglio titoli a/a. Il margine da servizi si attesta a 462,7 milioni, rispetto a 459,4 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente (+0,7% a/a).

I costi operativi sono pari a 462,2 milioni rispetto ai 444,6 milioni a fine giugno 2024 (+4%
a/a).

Il risultato operativo si attesta a 420,5 milioni, rispetto a 532,1 milioni nel primo semestre
2024 (-21% a/a).

L’utile netto consolidato si attesta a 371,8 milioni, +14,8% a/a.

Dal lato patrimoniale, la raccolta complessiva da clientela a fine giugno 2025 si attesta a 107,1 miliardi, rispetto a 101,2 miliardi nello stesso periodo dell’anno precedente (+5,9% a/a). La raccolta complessiva ammonta a 124,9 milioni, rispetto a 117 miliardi a fine giugno 2024 (+6,8% a/a). In particolare, la raccolta diretta da clientela raggiunge 39,3 miliardi, rispetto a 38,3 miliardi nel primo semestre dell’anno precedente (+2,6% a/a). La raccolta diretta complessiva è pari a 43,6 miliardi, rispetto a 42,8 miliardi a fine giugno 2024 (+1,8% a/a). La raccolta assicurativa si attesta a 10 miliardi di euro, +13,1%,
rispetto a 8,8 miliardi di euro nello stesso periodo dell’anno scorso. I premi legati a garanzie di protezione vita e danni sono pari a 52,8 milioni e registrano un incremento del 16,8% a/a. La raccolta indiretta da clientela risulta pari a 57,9 miliardi, rispetto a 54,1 miliardi a fine giugno 2024 (+7,1% a/a). Nel dettaglio, la raccolta gestita si attesta a 35,3 miliardi, rispetto a 32,7 miliardi, nello stesso periodo dell’anno precedente (+7,8% a/a).

I crediti problematici totali netti su impieghi netti sono pari a 0,70% (rispetto a 0,78% a fine giugno 2024) dato significativamente inferiore alla media di sistema pari a 1,50%.

Le sofferenze lorde sono pari a 221,9 milioni e la percentuale di copertura è del 82,6% (79,9% nello stesso periodo dell’anno precedente).

I crediti problematici totali netti sono pari a 255,6 milioni, in riduzione del 7,4% circa rispetto ai 276,1 milioni a fine giugno 2024. I crediti problematici totali lordi ammontano invece a 605,2 milioni, in diminuzione di oltre il 9,3%, rispetto ai 667,3 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente. La percentuale di copertura dei crediti problematici totali lordi è del 57,8% (58,6% a fine giugno 2024); tale dato, comprensivo dello shortfall patrimoniale, si attesta al 57.2%. Il rapporto tra crediti problematici totali lordi e impieghi lordi (NPL Ratio) si attesta al 1,6% (1,9% a fine giugno 2024) a fronte di una media delle banche significative italiane di 2,5% e 2,3% della media UE.

Il CET1 ratio calcolato su Credemholding è pari a 15,83%, ai massimi livelli del sistema con oltre 1,6 miliardi di margine sui requisiti patrimoniali di vigilanza; il CET1 Ratio minimo (SREP) assegnato al Gruppo per il 2025, tra i più bassi tra le banche italiane vigilate da BCE, è pari a 8,41% includendo anche il SyRB, il nuovo buffer di capitale aggiuntivo introdotto da Banca d’Italia. Il Tier 1 capital ratio è pari a 16,13% e il Total capital ratio è pari a 18,49%.