Le borse europee chiudono in denaro, simili all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,7% a 41.009,73 punti, bene anche l’Ibex35 di Madrid (+0,9%) seguito dal Ftse 100 di Londra (+0,3%), il Dax di Francoforte (+0,2%) e il CAC 40 di Parigi (+0,2%).
Oltreoceano, il Nasdaq avanza dell’1,0%, lo S&P 500 lo 0,8% e il Dow Jones lo 0,3%.
Gli investitori restano intenti a valutare le ultime minacce sui dazi, con Trump pronto alzare la tariffa al 35% contro l’UE se Bruxelles non investirà 600 miliardi negli Stati Uniti e comprerà 750 miliardi di Gnl in tre anni.
Inoltre, il presidente USA ha dichiarato che le imposte previste sui prodotti farmaceutici importati nel Paese potrebbero arrivare fino al 250%.
Nel frattempo, la presidente svizzera Karin Keller-Sutter è arrivata a Washington con l’obiettivo di raggiungere un accordo per abbassare la tariffa, pari al 39%, annunciata la scorsa settimana.
Dall’agenda macro, a giugno, le vendite al dettaglio nell’Eurozona sono aumentate, meno delle attese (+0,4%), a +0,3% su base mensile, rispetto al -0,3% di maggio (rivisto da -0,7%). Su base annua, il dato ha accelerato, più del consensus (+2,6%), a +3,1% dal +1,9% del mese precedente (rivisto da +1,8%).
Nello stesso mese, la produzione industriale italiana è migliorata, oltre le attese (-0,1%), a +0,2% su base mensile dal -0,8% di maggio (rivisto da -0,7%). La variazione rispetto all’anno precedente è stata del -0,9%, a fronte del -1,0% del mese precedente (rivisto da -0,9%).
Dagli Usa, nella settimana al 1° agosto, l’indice Mba, che misura le nuove richieste di ipoteche, è aumentato del 3,1%, virando dal precedente -3,8%.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,164 mentre il cambio dollaro/yen scende a 147,3. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,8%) a 68,2 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 65,6 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene a 83 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,49%.
Tornando a Piazza Affari, guidano i bancari in scia a una serie di trimestrali, con MPS (+5,0%), Mediobanca (+4,0%) e Bper (+3,2%), bene anche Interpump (+3,4%) dopo i conti. Scivola in fondo Ferrari (-2,5%), preceduta Diasorin (-2,2%) STM (-1,4%) e Cucinelli (-1,2%).