Mercati asiatici – Seduta positiva guidata da Hong Kong

Seduta positiva per le principali borse asiatiche in scia ai guadagni di Wall Street.

Shanghai e Shenzhen riportano rispettivamente il +0,2 e il -0,2%, fa meglio Hong Kong (+0,8%). Bene anche il Giappone con Nikkei a +0,7% e Topix a +0,6%.

Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +1,2%, l’S&P500 a +0,7% e il Dow Jones a +0,2%.

Resta l’attenzione sul fronte commerciale con i timori per nuovi dazi da parte del presidente Trump.

Il presidente Usa ha dichiarato mercoledì che imporrà una tariffa di circa il 100% sui semiconduttori importati. Ha anche emesso un ordine esecutivo che aggiunge un’altra tariffa all’importazione del 25% sulle merci provenienti dall’India, citando le continue importazioni di petrolio russo da parte del Paese.

Focus anche sull’agenda macroeconomica con i dati della bilancia commerciale di Cina e Australia.

A luglio la bilancia commerciale cinese è scesa a un surplus di 98,24 miliardi di dollari, rispetto ai 114,77 miliardi di dollari del mese precedente. Il dato è inferiore alle aspettative di un surplus di 105,20 miliardi di dollari. Il calo è stato guidato principalmente da un aumento inaspettato delle importazioni, segno di una ripresa della domanda interna.

A giugno la bilancia commerciale dell’Australia è salita a un surplus di 5,37 miliardi di dollari australiani (3,49 miliardi di dollari), ben al di sopra delle aspettative di mercato di 3,18 miliardi di dollari australiani e rispetto al surplus di 1,60 miliardi di dollari australiani registrato a maggio. L’aumento è stato determinato dalla ripresa delle esportazioni dopo il forte calo del mese precedente.

Gli investitori attendono ora la decisione sui tassi di interesse della Reserve Bank of Australia prevista per la prossima settimana, quando si prevede che la banca centrale taglierà nuovamente i tassi.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,168 mentre il cambio dollaro/yen scende a 146,9. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,5%) a 67,3 dollari e il Wti (+0,6%) a 64,7 dollari al barile.