Le borse europee chiudono miste, simili all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,1% a 41.583 punti, in ribasso come CAC 40 di Parigi (-0,6%) e Dax di Francoforte (-0,5%), mentre chiudono in positivo l’Ibex35 di Madrid (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,2%, lo S&P 500 scambia intorno alla parità, il Dow Jones cede lo 0,3%.
Si sta ridimensionando l’ottimismo dei mercati sul fatto che il vertice tra Putin e Trump in calendario, il 15 agosto, in Alaska porterà alla fine della guerra. Nel frattempo, il presidente ucraino Zelenskiy continua a rigettare l’ipotesi di cessione di territori occupati dalla Russia e ha dichiarato che Mosca sta tentando di ingannare l’America.
Resta l’attenzione anche sul fronte commerciale con gli operatori che sperano in una possibile estensione della tregua sui dazi tra USA e Cina in vista della scadenza del 12 agosto.
Dall’agenda macro, a giugno, la bilancia commerciale italiana ha evidenziato un surplus di 5,409 miliardi, in calo, contro le attese (7,12 miliardi), dai 6,163 miliardi di maggio.
Nella stessa area, secondo i dati finali, a luglio, l’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo è sceso dell’1,0% su base mensile, in linea con attese e preliminare. Su base annua è salito dell’1,7%, come da previsioni e prima lettura.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,160 mentre il cambio dollaro/yen sale a 148,0. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (+0,1%) a 66,7 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 64,0 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta stabile a 82 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,51%.
Tornando a Piazza Affari, guida Unipol (+3,1%), seguita da TIM (+2,8%), Recordati (+1,8%), Italgas (+1,2%). Chiudono in coda Buzzi (-2,6%), Moncler (-2,1%), Interpump (-1,2%), Nexi (-1,2%).