Le borse europee proseguono perlopiù positive a metà seduta mentre i futures di Wall Street sono poco mossi.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,5% a 41.778 punti, bene come l’Ibex35 di Madrid (+0,4%), il Ftse 100 di Londra (+0,3%) e il CAC 40 di Parigi (+0,2%); scivola, invece, sotto la parità il Dax di Francoforte (-0,2%).
Cresce l’attesa per l’inflazione statunitense, in uscita oggi pomeriggio e che potrebbe condizionare le aspettative sui tagli ai tassi da parte della Federal Reserve.
Nel frattempo, gli operatori stanno scontando più di due riduzioni entro dicembre e stimano una probabilità dell’80% su un allentamento da 25 punti base per il mese prossimo.
Il tutto, valutando sempre i potenziali effetti delle politiche di Trump che ha intanto firmato un ordine esecutivo che estende per 90 giorni, fino a novembre, la tregua sui dazi con la Cina, esortando però quest’ultima ad aumentare in modo significativo le importazioni di soia dagli Stati Uniti.
Dall’agenda macro, ad agosto, l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica dell’Eurozona si è attestato a 25,1 punti, inferiore ai 28,1 stimati e ai 36,1 punti di luglio.
Nello stesso mese, l’omologo dato sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è calato, più delle attese (39,5 punti), a 34,7 punti dai 52,7 punti registrati a luglio.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,161 mentre il cambio dollaro/yen sale a 148,4. Tra le materie prime, il petrolio rallenta leggermente con il Brent (+0,2%) a 66,7 dollari e il Wti (+0,1%) a 64,0 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta a 82 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,51%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Leonardo (+1,8%), seguita da Unipol (+1,4%) e Stellantis (+1,2%) mentre scivolano in fondo Campari e Nexi (entrambe -0,6%), precedute da MPS (-0,5%).