Realizzi sulle principali borse asiatiche, in controtendenza alla chiusura in rialzo di ieri a Wall Street.
Dopo gli acquisti delle ultime sedute, Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,1 e lo 0,2%, poco distanti da Hong Kong (-0,3%) e seguite dal Giappone con Nikkei a -1,4% e Topix a -1,1%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a +1%, l’S&P500 a +0,3% e il Nasdaq a +0,1%.
Resta l’attenzione sulla politica monetaria dopo che il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha dichiarato di aspettarsi che il Giappone aumenterà i tassi di interesse per contenere l’inflazione.
In tema Federal Reserve, invece, sempre secondo Bessent, si potrebbe “procedere con una serie di tagli ai tassi, a partire da uno da 50 punti base a settembre” rafforzando l’aspettativa dei mercati su un allentamento per il mese prossimo.
Occhi anche sul fronte geopolitico dopo che Trump ha avvertito che “Se la Russia non mette fine alla guerra le conseguenze saranno molto gravi”.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,170 mentre il cambio dollaro/yen scivola a 146,3. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,3%) a 65,8 dollari e il Wti (+0,3%) a 62,8 dollari al barile.