Mercati – Europa prosegue in denaro nel pomeriggio, Milano +1% ai massimi dal 2007

Le borse europee proseguono in denaro nel pomeriggio mentre ritraccia leggermente Wall Street.

A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1% a 42.599 punti, intorno ai massimi da giugno 2007, bene come l’Ibex35 di Madrid (+1%), il Dax di Francoforte (+0,6%), il CAC 40 di Parigi (+0,6%); rimane più cauto il Ftse 100 di Londra (flat). Oltreoceano, il Dow Jones cede lo 0,2%, l’S&P 500 e il Nasdaq entrambi lo 0,1%.

Resta l’attenzione sull’agenda macro: a luglio, negli USA, i prezzi alla produzione hanno accelerato, oltre le attese (+0,2%), a +0,9% mese su mese dalla parità di giugno. Su base annua, sono saliti del 3,3%, superiori al +2,5% stimato e al +2,4% del mese precedente.

L’indice Core, che esclude gli elementi più volatili, è aumentato dello 0,9% su base mensile, a fronte del +0,2% previsto e della parità di giugno. Anno su anno, ha segnato un incremento del 3,7%, accelerando, più delle attese (+2,9%), dal +2,6% del mese precedente.

Dati che contribuiscono a ravvivare i timori legati all’inflazione statunitense, portando gli operatori a ridimensionare le scommesse su un taglio ai tassi nonostante i segnali positivi emersi nei giorni scorsi dai prezzi al consumo.

Sempre dal lato macro americano, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese, più delle attese (225mila), a 224mila unità dalle 227mila della settimana precedente.

Resta monitorato anche il fronte geopolitico in vista dell’incontro tra Putin e Trump che inizierà domani ad Anchorage, in Alaska, alle 11:30 ora locale (le 21.30 ora italiana).

Spostando lo sguardo sul Vecchio Continente, la seconda stima preliminare per il Pil dell’Eurozona del secondo trimestre 2025 indica un aumento dello 0,1% su base trimestrale, in linea al consensus e alla prima lettura. Su base annua, la crescita è stata dell’1,4%, come da attese e dato precedente.

Nella stessa area, a giugno, la produzione industriale è peggiorata, più delle attese (-0,9%), a -1,3% su base mensile dal +1,1% di maggio (rivisto da +1,7%). Su base annua, l’indice è salito dello 0,2%, a fronte del +1,7% del consensus e del +3,1% del mese precedente (rivisto da +3,7%).

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,165 e il cambio dollaro/yen a 147,3. Tra le materie prime, il petrolio accelera con il Brent (+1,3%) a 66,5 dollari e il Wti (+1,3%) a 63,5 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 81 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,51%.

Tornando a Piazza Affari, resta in vetta Buzzi (+2,8%), in linea a Ferrari (+2,8%) e seguita da Telecom Italia (+2,7%) mentre scivola in fondo Saipem (-0,9%), preceduta da Campari e Stm (entrambe -0,5%).