Mercati – Europa peggiora a metà seduta dopo i dati sull’inflazione, Milano rallenta a -0,7%

Le borse europee peggiorano a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano negativi.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,7% a 42.112 punti, negativo come il Dax di Francoforte (-1,1%), l’Ibex35 di Madrid (-0,9%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%); resiste ancora il CAC 40 di Parigi (flat).

L’inflazione europea ha accelerato oltre l’obiettivo della BCE fissato al 2%, rafforzando l’aspettativa che i funzionari manterranno stabili i tassi nel meeting della prossima settimana.

Ad agosto, nel Vecchio Continente, i prezzi al consumo preliminari sono infatti aumentati del 2,1% anno su anno, leggermente al di sopra rispetto al 2% del mese precedente e in linea alle stime degli economisti. Escludendo le componenti più volatili come energia e alimentari, l’indice è salito del 2,3%, come l’ultima lettura e a fronte del +2,2% atteso.

A luglio, in Italia, i prezzi della produzione industriale (PPI) hanno rallentato rispettivamente a +0,5% su base mensile e a +1,6% su base annua, rispettivamente dal +1,4% (rivisto da +1,5%) e +2,4% (rivisto da +2,5%) di giugno.

Attesi nel pomeriggio, dagli USA, l’indice PMI manifatturiero S&P Global finale e l’ISM manifatturiero, entrambi di agosto.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,163 mentre il cambio dollaro/yen sale a 148,6. Tra le materie prime, il petrolio accelera con il Brent (+1,8%) a 69,3 dollari e il Wti (+2,9%) a 65,9 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta a 90 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,68%.

Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Ferrari (+1,9%), seguita da Cucinelli (+1,6%) e Tenaris (+1%) mentre scivola in fondo MPS (-2,6%) dopo aver deliberato un aumento del corrispettivo dell’offerta pubblica di scambio su Mediobanca; in rosso anche Leonardo (-2,6%) e Popolare di Sondrio (-2,5%).