Seduta contrastata per le principali borse asiatiche dopo la chiusura perlopiù positiva di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente l’1,8 e il 2,6%, sottotono come Hong Kong (-1,2%). Bene, invece, il Giappone con il Nikkei a +1,5% e il Topix a +1%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +1%, l’S&P 500 a +0,5% e il Dow Jones a -0,1%.
Le autorità di regolamentazione finanziaria della Cina starebbero considerando, secondo rumour, una serie di misure per raffreddare il mercato azionario, preoccupate per la rapidità del rally da 1,2 trilioni di dollari registrato da inizio di agosto.
Resta l’attenzione anche sull’agenda macro e sulla politica monetaria dopo offerte di lavoro negli Stati Uniti risultate in calo al minimo degli ultimi 10 mesi e con gli operatori che stanno ormai scontando quasi completamente un taglio da parte della Fed a settembre e prevedono almeno due riduzioni quest’anno. Ulteriori segnali sono attesi dal job report in uscita venerdì prossimo.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,166 e il cambio dollaro/yen a 148,2. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,6%) a 67,2 dollari e il Wti (-0,7%) a 63,5 dollari al barile.