Mercati – Europa prosegue sopra la parità a metà seduta, Piazza Affari +0,3%

Le borse europee proseguono positive a metà seduta in linea ai futures di Wall Street.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 41.720 punti, bene come il Dax di Francoforte (+0,7%), l’Ibex35 di Madrid (+0,7%), il CAC 40 di Parigi (+0,3%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).

Gli investitori restano concentrati sugli importanti appuntamenti di questa settimana a partire dal voto di fiducia odierno in Francia al premier François Bayrou mentre mercoledì, l’attenzione sarà sui prezzi alla produzione statunitensi. Giovedì, occhi sull’inflazione a stelle e strisce nonché sulla riunione della BCE che, in base alle previsioni, lascerà i tassi invariati per la seconda volta consecutiva.

Dall’agenda macro, in Germania, a luglio, il surplus della bilancia commerciale, corretta per l’effetto calendario, si è attestato a 14,9 miliardi, in calo, più delle attese (17,8 mld), dai 18,6 miliardi del mese precedente (rivisti da 18,4 miliardi).

Ad agosto, la bilancia commerciale cinese ha registrato un saldo positivo di 102,33 miliardi di dollari, superiore rispetto al surplus di 98,24 miliardi di luglio e ai 99,2 miliardi del consensus.

In Giappone, il Pil finale destagionalizzato nel secondo trimestre 2025 ha registrato un incremento dello 0,5% su base trimestrale, rispetto al +0,3% delle attese e al precedente +0,1%. Il dato annualizzato destagionalizzato è cresciuto del 2,2%, a fronte del +1,0% delle attese e del +0,3 della lettura precedente.

Sul forex, l’euro/dollaro resta a 1,172 e il cambio dollaro/yen a 147,7. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in rialzo con il Brent (+2%) a 66,8 dollari e il Wti (+2%) a 63,1 dollari al barile dopo che l’Opec+ ha concordato un incremento di 137mila barili giornalieri a partire da ottobre.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 86 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,52%.

Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Banco BPM (+3%) che, secondo rumour, starebbe valutando l’ipotesi di un’aggregazione con Credit Agricole Italia, seguita da Buzzi (+1,6%), Saipem e Pirelli (entrambe +1,5%) mentre peggiora e resta in fondo Ferrari (-1,4%), preceduta da Moncler (-0,6%), Campari e Poste Italiane (entrambe -0,5%).