Wall Street chiude la settimana in leggero calo mentre analizza i dati sul mercato del lavoro per capire se saranno sufficienti alla Federal Reserve per tagliare i tassi nel meeting del 16 e 17 settembre.
Così l’S&P 500 archivia le contrattazioni a -0,32%, il Nasdaq a -0,03% e il Dow Jones a -0,48%.
Fa meglio il Russel 2000 a +0,48%.
Le società a minor capitalizzazioni sono state tra le più frizzanti nella seduta di venerdì, sono infatti quelle che maggiormente beneficerebbero da un taglio dei tassi di interesse da parte della Fed.
Sul fronte macro i dati sul mercato del lavoro hanno deluso le attese ma secondo alcuni analisti rischiano di non essere ancora sufficienti per spingere la banca centrale ad abbassare il costo del denaro.
Quest’incertezza ha causato l’inversione di rotta dei principali indici venerdì che devono sperare nei tagli della Fed per mantenere le quotazioni stellari di alcune delle big, sopratutto del settore tech.
E’ il caso di Nvidia che è crollata del 2,7% nella seduta di venerdì. Secondo alcuni infatti il valore del titolo è arrivato troppo in alto e troppo velocemente in scia al boom dell’AI.
Negli altri settori crolla Lululemon (-18,6%) dopo che il colosso dell’abbigliamento sportivo ha pubblicato ricavi per l’ultimo trimestre che hanno deluso le attese.
Sul fronte delle vincitrici venerdì troviamo Broadcom, in rialzo del 9,4% dopo la pubblicazione di una trimestrale migliore delle attese e con il Ceo Hock Tan che ha spiegato come i suoi clienti stiano continuando a investire in chip per l’AI.
Forte rialzo anche per Tesla a +3,6% dopo che il Cda ha proposto un bonus da 1000 miliardi di dollari per i prossimi 10 anni ad Elon Musk se dovesse raggiungere gli obiettivi definiti dal consiglio di amministrazione.
Passando alle materie prime rimbalza il Brent a +0,53% a 65,85 dollari al barile. Bene anche il Wti a +0,58% a 62,23 dollari al barile.
Ritraccia l’oro a -0,62% a 3.630,8 dollari l’oncia. In calo l’argento a -0,37% a 41,397 dollari l’oncia.
Infine sul forex l’euro/dollaro sale a 1,172 e il dollaro/yen è stabile a 147,97.