Avvio positivo per le principali borse europee.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 42.120 punti, bene come l’Ibex35 di Madrid (+0,8%), il Dax di Francoforte (+0,4%), il CAC 40 di Parigi (+0,4%) e il Ftse 100 di Londra (+0,2%).
Occhi sugli importanti appuntamenti di questa settimana con focus, oggi, sui prezzi alla produzione statunitensi mentre domani i riflettori saranno puntati sull’inflazione a stelle e strisce nonché sulla riunione della BCE che, in base alle previsioni, lascerà i tassi invariati per la seconda volta consecutiva.
Resta l’attenzione anche sulla situazione politica francese con il presidente Macron che ha scelto Sebastien Lecornu come nuovo premier dopo la caduta del governo Bayrou.
Sullo sfondo, infine, persistono le tensioni internazionali con i caccia della Polonia che hanno abbattuto nella notte diversi droni russi dopo che una decina di velivoli hanno violato lo spazio aereo polacco durante un massiccio attacco sull’Ucraina.
Dall’agenda macro, attesi stamane, dall’Italia, la produzione industriale di luglio e, nel pomeriggio, dagli USA, le richieste mutui MBA, i già citati PPI di agosto e le scorte all’ingrosso di luglio.
In Cina, ad agosto, i prezzi alla produzione sono scesi su base tendenziale del 2,9%, in linea con le attese, dopo il -3,6% del mese precedente. Nello stesso mese, i prezzi al consumo sono scesi dello 0,4% su base annua, rispetto al -0,2% delle previsioni e alla variazione nulla delle attese.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,168 mentre il cambio dollaro/yen sale a 147,5. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,9%) a 67,0 dollari e il Wti (+1%) a 63,2 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 85 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,50%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Prysmian (+1,9%), Leonardo (+1,6%) e Stm (+1,1%); in fondo Nexi (-2,9%) dopo che Barclays ne ha tagliato il target price da 4,5 a 4,1 euro, Campari (-0,8%) e Saipem (-0,7%).