Mercati – Europa rallenta a metà seduta, Milano vira a -0,1% con Nexi -4,6%

Le borse europee rallentano a metà seduta con i futures di Wall Street che viaggiano incerti.

A Milano, il Ftse Mib vira a -0,1% a 41.953 punti, debole come il Dax di Francoforte (-0,1%) mentre tengono l’Ibex35 di Madrid (+0,9%), il CAC 40 di Parigi (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%).

Cresce l’attesa per gli importanti appuntamenti di questa settimana con focus, oggi, sui prezzi alla produzione statunitensi mentre domani i riflettori saranno puntati sull’inflazione a stelle e strisce nonché sulla riunione della BCE che, in base alle previsioni, lascerà i tassi invariati per la seconda volta consecutiva.

Sullo sfondo restano monitorate le questioni geopolitiche con i caccia della Polonia che hanno abbattuto nella notte diversi droni russi e con la Commissione Europea che, come annunciato da Ursula von der Leyen, ha minacciato sanzioni contro i ministri israeliani estremisti e una sospensione parziale dell’accordo tra Unione Europea e Israele sul fronte commerciale.

Dall’agenda macro, a luglio, la produzione industriale italiana è migliorata, contro le attese (-0,1%), a +0,4% su base mensile dopo il +0,2% di giugno. La variazione dell’indice rispetto all’anno precedente, corretta dagli effetti di calendario, è stata del +0,9%, a fronte del -0,7% del mese precedente.

Attese nel pomeriggio, dagli USA, le richieste mutui MBA, i già citati PPI di agosto e le scorte all’ingrosso di luglio.

Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,171 e il cambio dollaro/yen a 147,4. Tra le materie prime, il petrolio resta in rialzo con il Brent (+0,6%) a 66,8 dollari e il Wti (+0,7%) a 63,1 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene a 85 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,50%.

Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Moncler (+1,5%), seguita da Leonardo (+1,2%) e Prysmian (+1,1%) mentre peggiora e rimane in fondo Nexi (-4,6%) dopo che Barclays ne ha tagliato il target price da 4,5 a 4,1 euro, preceduta da Campari (-1,8%), Banco BPM e Telecom Italia (entrambe -1,2%).