Seduta in denaro per le principali borse asiatiche dopo la chiusura mista di ieri a Wall Street.
Bene Shenzhen (+2,7%), Shanghai (+1,3%), il Nikkei (+1,2% a un nuovo massimo storico); più cauti Topix (+0,2%), e Hong Kong (-0,3%).
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a -0,5%, il Nasdaq in parità e l’S&P500 a +0,3%.
In attesa dei prezzi al consumo in uscita nel pomeriggio, i mercati guardano con fiducia il calo a sorpresa dei prezzi alla produzione statunitensi di agosto, dati che consolidano l’aspettativa sui tagli ai tassi da parte della Federal Reserve.
In Giappone, i prezzi alla produzione di agosto sono scesi dello 0,2%, rispetto a una stima di -0,1%, dopo il +0,3% di luglio, mentre sono cresciuti, come previsto, del 2,7% annuo, in accelerazione rispetto al +2,5% del mese precedente.
Occhi anche sul fronte commerciale con Trump e il primo ministro indiano che si sono impegnati a dialogare e a riprendere i negoziati, segnalando un possibile disgelo dopo settimane di aspra lotta sui dazi e sugli acquisti di petrolio russo.
Il nuovo ministro delle finanze indonesiano ha annunciato un’iniezione di liquidità di circa 12 miliardi di dollari per stimolare i prestiti, dimostrando il suo impegno nei confronti del programma di crescita del presidente Prabowo Subianto, a soli due giorni dal proprio insediamento.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,169 mentre il cambio dollaro/yen sale a 147,7. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,1%) a 67,4 dollari e il Wti (-0,2%) a 63,6 dollari al barile.