Avvio incerto per le principali borse europee.
A Milano, il Ftse Mib è flat a 42.046 punti, cauto come il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il CAC 40 di Parigi (+0,2%), l’Ibex35 di Madrid (flat) e il Dax di Francoforte (-0,1%).
In attesa degli annunci odierni della BCE e dei prezzi al consumo USA, i mercati guardano con fiducia il calo a sorpresa dei prezzi alla produzione statunitensi di agosto, dati che consolidano l’aspettativa sui tagli ai tassi da parte della Federal Reserve.
Ad agosto i prezzi alla produzione giapponesi sono calati dello 0,2% su base mensile, a fronte del -0,1% delle attese e del +0,3% del mese precedente. Su base annua, ha riportato un incremento del 2,7%,in linea con le attese, dopo il +2,5% di luglio.
Occhi anche sul fronte commerciale con Trump e il primo ministro indiano che si sono impegnati a dialogare e a riprendere i negoziati, segnalando un possibile disgelo dopo settimane di aspra lotta sui dazi e sugli acquisti di petrolio russo.
Sullo sfondo restano le tensioni geopolitiche con la Polonia che ha chiesto una riunione del Consiglio di Sicurezza Onu dopo la violazione del suo spazio aereo da parte di droni russi. Resta l’attenzione anche sul Medio Oriente dove l’esercito israeliano ha intercettato un missile lanciato dallo Yemen.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,169 mentre il cambio dollaro/yen sale a 147,7. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (-0,1%) a 67,4 dollari e il Wti (-0,2%) a 63,6 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 85 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,51%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Buzzi (+4,6%) dopo che JP Morgan ne ha alzato il rating da neutral a overweight e il target price da 45 a 54 euro, seguita da Tenaris (+2,2%), Mediobanca e MPS (entrambe +1,3%); in fondo Leonardo (-0,6%), Ferrari (-0,4%), Banco BPM e STM (entrambe -0,3%).