Mercati – A metà seduta Piazza Affari (flat) resta prudente con gli altri eurolistini

Le borse europee restano prudenti a metà seduta con i futures di Wall Street poco sotto la parità.

A Milano, il Ftse Mib è flat a 42.435 punti, debole come il CAC 40 di Parigi (-0,4%), l’Ibex35 di Madrid (-0,4%) e il Dax di Francoforte (-0,2%); meglio il Ftse 100 di Londra (+0,3%).

Gli investitori continuano a monitorare i provenienti dalle banche centrali con l’aspettativa di un taglio ai tassi da parte della Fed già la prossima settimana.

In tema BCE, il governatore della banca di Francia e membro del Consiglio direttivo dell’Eurotower, Francois Villeroy de Galhau, ha intanto dichiarato che “non c’è un percorso predeterminato, ma un altro taglio dei tassi è del tutto possibile nelle prossime riunioni” dopo che ieri l’istituto ha deciso di mantenere il costo del denaro fra il 2 e il 2,4%. Christine Lagarde ha affermato che l’inflazione è “dove dovrebbe essere”, aggiungendo tuttavia che la situazione complessiva e le previsioni per il futuro rimangono incerte principalmente a causa dei dazi imposti da Trump a partire da aprile.

Atteso in serata, dopo la chiusura di Wall Street, il giudizio di Fitch sulla Francia.

Sullo sfondo preoccupano le tensioni internazionali con la Polonia che ha schierato circa 40mila soldati ai confini con la Bielorussia e la Russia.

Dall’agenda macro, in Francia, i dati finali di agosto sull’inflazione, risultati tutti in linea ai preliminari alle attese, hanno visto un indice dei prezzi al consumo salito dello 0,4% su base mensile e dello 0,9% anno su anno mentre quello armonizzato agli standard Ue è aumentato dello 0,5% m/m e dello 0,8% a/a.

Inflazione senza sorprese anche in Germania. Sempre ad agosto, l’indice finale dei prezzi al consumo è salito dello 0,1% su base mensile e del 2,2% anno su anno. Il tasso di inflazione armonizzato agli standard Ue è aumentato dello 0,1% m/m e del 2,1% a/a.

Nel pomeriggio, in calendario la fiducia consumatori Università del Michigan di settembre.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,172; il cambio dollaro/yen sale a 147,9. Tra le materie prime, il petrolio vira in rialzo con il Brent (+0,7%) a 66,8 dollari e il Wti (+0,6%) a 62,7 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta a 82 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,52%.

Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Mediobanca (+1,8%), in linea a MPS (+1,8%) e seguita da Banco BPM (+1,1%) mentre peggiora e rimane in fondo Stellantis (-2,5%), preceduta da Cucinelli (-1,3%) e Ferrari (-1%).