Le borse europee chiudono miste, simili all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib cede l’1,3% a 41.955 punti, in calo come Ibex35 di Madrid (-0,1%) e CAC 40 di Parigi (-0,4%), mentre chiudono sopra la parità Dax di Francoforte (+0,2%) e Ftse 100 di Londra (+0,2%).
Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,7%, mentre lo S&P 500 e il Nasdaq cedono rispettivamente lo 0,1% e lo 0,5%.
Gli investitori restano incerti sulle mosse future della Fed. Dato oramai per scontato un taglio da almeno 25 punti base durante questa riunione, i mercati sono in attesa di capire quale sarà il percorso di politica monetaria che la banca centrale americana intende seguire nei prossimi mesi.
Nuovi dettagli dovrebbero emergere dalle ultime proiezioni trimestrali sui tassi, note come “dot plot”, e dalla conferenza stampa del presidente Powell. A giugno, la Fed aveva previsto tre tagli entro la fine del 2026 rispetto ai quasi sei attualmente attesi dagli operatori.
Dall’agenda macro, ad agosto, i prezzi al consumo finali nell’Eurozona hanno rallentato a +0,1% su base mensile dal +0,2% del preliminare e del consensus. Anno su anno, il dato è salito del 2% a fronte del +2,1% della prima lettura e della stima. L’indice Core, calcolato al netto dei prezzi di energia, cibo, alcool e tabacco, ha mostrato un incremento del 2,3% su base tendenziale, in linea al preliminare e alle attese.
Nello stesso mese, nel Regno Unito, i prezzi al consumo sono saliti dello 0,3% su base mensile, in linea con le attese e rispetto al +0,1% del mese precedente. Su base annua, sono aumentati del 3,8%, in linea con attese e luglio. L’indice CPI Core ha riportato un incremento del 3,6%, in linea con le attese e a fronte del +3,8% del mese precedente.
Negli Stati Uniti, nella settimana al 12 settembre l’indice Mba che misura le nuove richieste di ipoteche negli Stati Uniti ha registrato un +29,7% dopo il +9,2% della settimana precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,185, il cambio dollaro/yen a 146,3. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,3%) a 68,2 dollari e il Wti (-0,3%) a 64,4 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 81 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,51%.
Tornando a Piazza Affari, guida Nexi (+1,9%), seguita da TIM (+1,6%), Stellantis (+1,2%) ed STM (+1,2%), mentre chiude in fondo Unicredit (-3,6%), preceduta da Ferrari (-2,6%), Leonardo (-2,5%), Tenaris (-2,2%).