Avvio perlopiù sopra la parità per le principali borse europee.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 42.390 punti, bene come il CAC 40 di Parigi (+0,4%), l’Ibex35 di Madrid (+0,3%) e il Dax di Francoforte (+0,1%); più arretrato il Ftse 100 di Londra (-0,1%).
Gli operatori restano intenti a valutare le prossime mosse delle banche centrali, a partire dalla Fed che, dopo l’atteso taglio da 25 punti base, prevede altre due riduzioni per il 2025 mentre il presidente Powell ha avvertito che “non esistono percorsi privi di rischi”.
Come atteso, la Bank of England ha lasciato invariato il tasso di riferimento al 4% mentre la Banca del Canada ha ridotto il costo del denaro di 25 punti base al 2,5%.
La banca centrale giapponese, come previsto, ha invece confermato il tasso di riferimento a breve termine allo 0,5%, lasciando il costo del denaro ai massimi dal 2008.
Resta l’attenzione anche sul fronte commerciale in vista della telefonata fra Trump e l’omologo cinese Xi Jinping, in programma stasera. Gli investitori si aspettano che il confronto permetterà di determinare il destino di TikTok e di allentare potenzialmente le tensioni tra le due maggiori economie mondiali.
Infine, cresce l’attesa per il giudizio di Fitch sull’Italia dopo la chiusura di Wall Street.
Dall’agenda macro, nel Regno Unito, ad agosto, le vendite al dettaglio sono salite su base mensile dello 0,5%, a fronte del +0,3% atteso e del +0,5% del mese precedente. Su base annua hanno registrato un +0,7%, sopra il +0,6% delle previsioni e dopo il +0,8% di luglio.
Nella stessa area, a settembre, l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori, si è attestato a -19 punti, in calo oltre le attese (-18 punti) rispetto ai -17 punti di agosto.
Ad agosto, i prezzi alla produzione in Germania sono scesi dello 0,5% su base mensile, rispetto al -0,1% delle attese e di luglio. Su base annua, sono calati del 2,2%, a fronte del -1,8% stimato e del -1,5% del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,176 e il cambio dollaro/yen a 147,9. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (flat) a 67,5 dollari e il Wti (-0,1%) a 63,5 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 83 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,56%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Stellantis (+2,3%) dopo che Berenberg ne ha alzato il rating da hold a buy e il target price da 9 a 9,5 euro, Unipol (+2,2%) e Saipem (+0,8%); in fondo Banco BPM (-0,9%), Moncler (-0,8%), Mediobanca e Prysmian (entrambe -0,7%).