Mercati – Chiusura mista per gli eurolistini, Milano flat

Le borse europee chiudono miste, con Wall Street cauta dopo le prime ore di contrattazioni.

A Milano, il Ftse Mib chiude sostanzialmente invariato a 42.312 punti, poco mosso come il CAC 40 di Parigi (0,0%) e il Dax di Francoforte (-0,1%); positivo l’Ibex35 di Madrid (+0,7%), mentre chiude in leggero calo il Ftse 100 di Londra (-0,3%).

Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,15%, mentre lo S&P 500 e il Dow Jones scambiano intorno alla parità.

Occhi sul fronte commerciale in vista della telefonata fra Trump e l’omologo cinese Xi Jinping, in programma stasera, nella speranza che si allentino le tensioni tra le due maggiori economie mondiali.

Parallelamente, gli operatori restano intenti a valutare le prossime mosse delle banche centrali, a partire dalla Fed che, dopo l’atteso taglio da 25 punti base, prevede altre due riduzioni per il 2025 mentre il presidente Powell ha avvertito che “non esistono percorsi privi di rischi”.

La banca centrale giapponese, come previsto, ha invece confermato il tasso di riferimento a breve termine allo 0,5%, lasciando il costo del denaro ai massimi dal 2008.

Infine, cresce l’attesa per il giudizio di Fitch sull’Italia dopo la chiusura di Wall Street.

Dall’agenda macro, nel Regno Unito, ad agosto, le vendite al dettaglio sono salite su base mensile dello 0,5%, a fronte del +0,3% atteso e del +0,5% del mese precedente. Su base annua hanno registrato un +0,7%, sopra il +0,6% delle previsioni e dopo il +0,8% di luglio.

Nella stessa area, a settembre, l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori, si è attestato a -19 punti, in calo oltre le attese (-18 punti) rispetto ai -17 punti di agosto.

Ad agosto, i prezzi alla produzione in Germania sono scesi dello 0,5% su base mensile, rispetto al -0,1% delle attese e di luglio. Su base annua, sono calati del 2,2%, a fronte del -1,8% stimato e del -1,5% del mese precedente.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,174, il cambio dollaro/yen a 147,9. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1,1%) a 66,7 dollari e il Wti (-1,1%) a 62,9 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 82 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,57%.

Tornando a Piazza Affari, guida Unipol (+2,9%), seguita da Italgas (+1,7%), Bper (+1,4%) e Pop. Sondrio (+1,4%), mentre chiude in fondo STM (-2,8%), preceduta da Mediobanca (-1,8%), Brunello Cucinelli (-1,75%), Nexi (-1,7%).