Mercati – Europa prosegue positiva, Piazza Affari accelera (+0,6%) con Stellantis +4%

Le borse europee proseguono perlopiù in rialzo a metà seduta mentre i futures di Wall Street oscillano intorno alla parità.

A Milano, il Ftse Mib accelera con un +0,6% a 42.576 punti, bene come il CAC 40 di Parigi (+0,7%), l’Ibex35 di Madrid (+0,6%) e il Dax di Francoforte (+0,2%); resta più arretrato il Ftse 100 di Londra (-0,1%).

Occhi sul fronte commerciale in vista della telefonata fra Trump e l’omologo cinese Xi Jinping, in programma stasera, nella speranza che si allentino le tensioni tra le due maggiori economie mondiali.

Parallelamente, gli operatori restano intenti a valutare le prossime mosse delle banche centrali, a partire dalla Fed che, dopo l’atteso taglio da 25 punti base, prevede altre due riduzioni per il 2025 mentre il presidente Powell ha avvertito che “non esistono percorsi privi di rischi”.

La banca centrale giapponese, come previsto, ha invece confermato il tasso di riferimento a breve termine allo 0,5%, lasciando il costo del denaro ai massimi dal 2008.

Infine, cresce l’attesa per il giudizio di Fitch sull’Italia dopo la chiusura di Wall Street.

Dall’agenda macro, nel Regno Unito, ad agosto, le vendite al dettaglio sono salite su base mensile dello 0,5%, a fronte del +0,3% atteso e del +0,5% del mese precedente. Su base annua hanno registrato un +0,7%, sopra il +0,6% delle previsioni e dopo il +0,8% di luglio.

Nella stessa area, a settembre, l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori, si è attestato a -19 punti, in calo oltre le attese (-18 punti) rispetto ai -17 punti di agosto.

Ad agosto, i prezzi alla produzione in Germania sono scesi dello 0,5% su base mensile, rispetto al -0,1% delle attese e di luglio. Su base annua, sono calati del 2,2%, a fronte del -1,8% stimato e del -1,5% del mese precedente.

Sul forex, l’euro/dollaro resta a 1,176 mentre il cambio dollaro/yen cala a 147,8. Tra le materie prime, il petrolio torna a scendere con il Brent (-0,7%) a 66,9 dollari e il Wti (-1%) a 62,9 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene a 83 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,57%.

Tornando a Piazza Affari, accelera e rimane in vetta Stellantis (+4%) dopo che Berenberg ne ha alzato il rating da hold a buy e il target price da 9 a 9,5 euro, seguita da Unipol (+2,8%), Bper e Unicredit (entrambe +1,5%); scivola in fondo Stm (-1,1%), preceduta da Mediobanca (-0,9%) dopo le dimissioni dell’AD Nagel insieme al CdA, e Interpump (-0,9%).