Wall Street chiude la seduta di giovedì in rialzo trainata dal balzo di Intel dopo l’annuncio di un operazione di Nvidia da 5 miliardi di dollari.
Così l’S&P 500 archivia le contrattazioni a +0,48%, il Nasdaq a +0,94% e il Dow Jones a +0,27%.
Vola il Russel 2000 a +2,51%.
Dopo la conferenza di Jerome Powell mercoledì, in cui la Fed ha annunciato per la prima volta quest’anno la riduzione dei tassi di interesse, ieri sono usciti i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione.
Numeri che hanno evidenziato un’inversione di rotta con meno lavoratori che hanno fatto domanda per i sussidi rispetto alla scorsa settimana, sintomo che i licenziamenti sono in calo.
L’economia americana può così tirare un sospiro di sollievo dopo il dato della scorsa ottava che aveva evidenziato il valore più alto degli ultimi quattro anni, e che ha portato la Fed mercoledì a tagliare i tassi di interesse.
Tornando all’azionario vola Intel a +22,8% per la sua miglior seduta dal 1987. A far spiccare il titolo sono state le affermazioni di Nvidia che ha detto di voler acquistare azioni Intel per 5 miliardi di dollari, in un operazione che porterà allo sviluppo di chip per data centers e personal computers.
La comunicazione ha dato slancio anche a Nvidia che ha chiuso a +3,5%.
Seduta frizzante anche per le small cap di Wall Street, che sono le maggiori beneficiarie del taglio dei tassi da parte della Fed.
Decisi rialzi anche per tutto il settore delle criptovalute con Coinbase Global a +7%, Bullish a +20,7% e Circle Internet Group a +7,2% dopo che il Bitcoin ha toccato i 117.500 dollari in scia ai tagli della Fed.
Forti guadagni per Novo Nordisk. La società farmaceutica svedese quotata a Wall Street ha pubblicato uno studio sulla pillola per la perdita di peso Wegovy. Ha anche dimostrato che Ozempic, una pillola per la cura del diabete di tipo 2, ha molti meno effetti collaterali rispetto ad altri farmaci presenti sul mercato.
Sul fronte delle sconfitte Darden Restaurant, proprietaria di diverse catene di ristoranti, è crollata del 7,7% dopo aver pubblicato utili sotto le attese per l’ultimo trimestre e nonostante aver alzato le previsioni per l’intero anno.
Live Nation ha chiuso in calo del 2,8% dopo che la Federal Trade Commission e alcuni procuratori generali hanno fatto causa alla sua piattaforma Ticketmaster, accusandoli di aumentare i prezzi dei biglietti con pratiche illegali.
In netto calo anche Walt Disney a -1,1% dopo il licenziamento del comico Jimmy Kimmel, contro cui si è scagliata la Federal Communication Commission, capitanata dal repubblicano Brendann Carr.
Una mossa che si aggiunge a molti altri licenziamenti in diversi organi di stampa che hanno commentato l’uccisione di Charlie Kirk in modi non conformi alla visione del partito di Donald Trump.
Passando alle materie prime scivola il Brent a -0,75% a 67,44 dollari al barile. Stesso trend per il Wti a -0,81% a 63,53 dollari al barile.
Ancora in calo l’oro a -1,21% a 3.672,85 dollari l’oncia. Fa meglio anche se resta negativo l’argento a -0,35% a 42,005 dollari l’oncia.
Infine sul forex l’euro/dollaro scende a 1,1789 e il dollaro/yen sale a 147,97.