Wall Street chiude la seduta di venerdì in deciso rialzo in una settimana il cui focus principale è stato il meeting della Fed e le decisioni di politica monetaria.
Così l’S&P 500 archivia le contrattazioni a +0,49%, il Nasdaq a +0,72% e il Dow Jones a +0,37%.
Ritraccia il Russel 2000 (dopo il +2,51% di giovedì) a -0,77%.
Dopo la conferenza di Jerome Powell mercoledì, in cui la Fed ha annunciato per la prima volta quest’anno la riduzione dei tassi di interesse, giovedì sono usciti i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione.
Numeri che hanno evidenziato un’inversione di rotta con meno lavoratori che hanno fatto domanda per i sussidi rispetto alla scorsa settimana, sintomo che i licenziamenti sono in calo.
L’economia americana può così tirare un sospiro di sollievo dopo il dato della scorsa settimana che aveva evidenziato il valore più alto degli ultimi quattro anni, e che ha poi portato la Fed mercoledì a tagliare i tassi di interesse.
Tornando all’azionario scatta FedEx del 2,3% dopo aver pubblicato una trimestrale superiore alle attese grazie soprattutto al mercato domestico.
In spolvero anche Newmont a +4,3%. La società mineraria aurifera ha venduto le sue quote nella Canadese Orla Mining per 439 milioni di dollari, con il titolo che ha più che raddoppiato il suo valore da inizio anno grazie alla corsa dell’oro.
Tra le peggiori di venerdì Lennar ha chiuso a -4,2% dopo che il costruttore ha pubblicato ricavi che hanno deluso le attese degli analisti. Il presidente esecutivo Stuart Miller ha sottolineato come le pressioni del mercato immobiliare hanno portato a un calo dei prezzi delle case, riducendo i margini.
Passando alle materie prime venerdì scivola il Brent a -1,13% a 66,68 dollari al barile. Stesso trend per il Wti a -1,36% a 62,4 dollari al barile.
Ricomincia a salire l’oro a +0,75% a 3.705,8 dollari l’oncia. In netto rialzo l’argento a +1,35% a 42,952 dollari l’oncia.
Infine sul forex l’euro/dollaro scende a 1,1746 e il dollaro/yen è stabile a 147,97.