Mercati asiatici – Seduta negativa senza il Giappone

Seduta negativa per le principali borse asiatiche, orfane del Giappone fermo per festività e in controtendenza alla chiusura in rialzo di ieri a Wall Street.

Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,9 e l’1,9%, sottotono come Hong Kong (-0,9%).

Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +0,7%, l’S&P500 a +0,4% e il Dow Jones a +0,1%.

I listini asiatici riprendono fiato dopo il rally degli ultimi mesi e dopo che l’indice di Shanghai ha raggiunto i massimi degli ultimi dieci anni a inizio settembre mentre gli investitori valutano diverse questioni a partire da quella commerciale: Trump ha infatti recentemente elogiato i progressi con la Cina sull’accordo per mantenere attiva TikTok negli Stati Uniti. Inoltre, ha dichiarato che incontrerà Xi Jinping a margine del prossimo vertice sulla Cooperazione Economica Asia-Pacifico. Il presidente cinese ha espresso fiducia sul fatto che Washington e Pechino possano gestire le questioni sorte tra i due Paesi.

Occhi anche sulla politica monetaria dopo che ieri la Banca Popolare Cinese, come previsto, ha lasciato invariati i tassi ai minimi storici per il quarto mese consecutivo, confermando il Loan Prime Rate a 1 anno al 3,0% e il tasso di riferimento a 5 anni al 3,5%.

Sullo sfondo, infine, continuano a pesare le tensioni internazionali mentre una nave cargo cinese ha fatto scalo, per la prima volta, nel porto di Sebastopoli, in Crimea, area occupata dalla Russia.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,179 mentre il cambio dollaro/yen sale a 147,8. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,5%) a 66,2 dollari e il Wti (-0,5%) a 62,0 dollari al barile.