Mercati – Europa ancora fiacca, Piazza Affari -0,4% con Leonardo +3,1% e Stellantis -3,3%

Le borse europee restano fiacche a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano perlopiù in leggero rialzo.

A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,4% a 42.325 punti, debole come l’Ibex35 di Madrid (-0,4%), il CAC 40 di Parigi (-0,3%), il Ftse 100 di Londra (-0,2%) e il Dax di Francoforte (-0,2%).

Le dichiarazioni di Jerome Powell continuano a frenare l’ottimismo degli operatori. Il presidente della Fed si è infatti mostrato prudente sul proseguimento dell’allentamento monetario, offrendo poche indicazioni su un possibile nuovo taglio ai tassi. Inoltre, ha spiegato che la banca centrale si trova in una “situazione difficile”, con il rischio persistente di un’inflazione in risalita e con una debole crescita dell’occupazione che ha sollevato preoccupazioni sulla salute del mercato del lavoro.

A ciò si aggiungono i segnali provenienti dall’agenda macro con l’indice IFO di settembre, che misura la fiducia delle aziende tedesche, attestatosi a 87,7 punti, in calo contro le attese (89,3), rispetto agli 88,9 del mese precedente.

Attese nel pomeriggio, dagli USA, le richieste mutui MBA.

Sullo sfondo, infine, continuano a preoccupare le tensioni internazionali in Medioriente e con la Russia.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,177 mentre il cambio dollaro/yen sale a 148,3. Tra le materie prime, il petrolio resta in frazionale rialzo con il Brent (+0,4%) a 67,9 dollari e il Wti (+0,4%) a 63,7 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund aumenta a 84 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,58%.

Tornando a Piazza Affari, accelera e rimane in vetta Leonardo (+3,1%) in una seduta positiva per il comparto difesa europeo in scia alle tensioni internazionali; seguono a distanza A2A, Snam ed Eni (tutte +0,3%); resta in fondo Stellantis (-3,3%) appesantita dalla notizia che chiuderà temporaneamente alcuni stabilimenti in Europa, a causa del calo della domanda di alcuni modelli; precedono Mediobanca (-2,1%) e MPS (-1,9%).