Gismondi 1754 – Valore della produzione -24% ma l’Ebitda vira in positivo nel 1H25

Nel primo semestre 2025 Gismondi 1754 ha riportato un valore della produzione consolidato a 5,77 milioni, in calo del 24% rispetto ai 7,55 milioni del primo semestre 2024.

Il calo di fatturato, spiega una nota, “è legato in gran parte ad una forte contrazione del canale Wholesale, che passa da un’incidenza sulle vendite pari al 58% del 30 giugno 2024 al 23%. Tale calo è stato compensato da un rafforzamento dei canali a maggior valore aggiunto, con un significativo aumento dell’incidenza dei ricavi del canale retail, che passa dal 16% al 32%, e del franchising dal 4% all’ 11%”.

“La strategia di controllo dei costi e di ottimizzazione delle risorse ha generato una forte crescita della redditività operativa”. Il Margine di Contribuzione è aumentato del 55% a 1,57 milioni, mentre il Gross Margin è salito del 10% a 4,73 milioni.

L’EBITDA è stato pari a Euro 674.324 rispetto al dato negativo di euro -276.892 del 30 giugno 2024.

Il Risultato di esercizio è passato da una perdita di euro -467.129 a un utile netto di euro 121.965.

L’indebitamento finanziario netta è stato pari a euro 5.785.202, in aumento di euro 101.299 rispetto a euro 5.683.903 del 31 dicembre 2024. “Il peggioramento della liquidità è dovuto principalmente all’incremento dei debiti verso banche, parzialmente compensato dalla riduzione dei mutui passivi”.

Riguardo l’evoluzione prevedibile della gestione, la società “sta continuando nella sua opera di razionalizzazione dei costi, e nel contempo sta proseguendo nel portare avanti un modello di business agile e customer-centric che dovrebbe permettere di capitalizzare i propri segni distintivi che la rendono differente in termini di proposta commerciale nel competitivo mercato del lusso. Il secondo semestre sarà cruciale per il picco stagionale (Q4 rappresenta il 35-40% delle vendite annuali) ma si dovrà fare molta attenzione alle marginalità”.

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