Prevista partenza perlopiù debole per le principali borse europee.
Chiusura ieri negativa a Wall Street con il Dow Jones a -0,4%, l’S&P500 e il Nasdaq entrambi a -0,3%.
Sui mercati asiatici, Tokyo guadagna lo 0,3%, Shanghai è flat mentre Hong Kong cede lo 0,1%.
Resta l’attenzione sulla politica monetaria dopo le parole della presidente della Fed di San Francisco, Mary Daly, secondo la quale saranno probabilmente necessari ulteriori tagli ai tassi, spiegando comunque che la banca centrale dovrebbe procedere con cautela. Nuove indicazioni sono attese dall’indice PCE, misura inflattiva attentamente monitorata dall’istituto statunitense, in uscita domani.
Occhi anche sulle questioni commerciali con l’amministrazione Trump che ha avviato indagini per ragioni di sicurezza nazionale sulle importazioni di macchinari industriali, robotica e dispositivi medici, alimentando i timori di nuovi dazi e di incremento dei costi.
Sullo sfondo, infine, continuano a pesare le tensioni in Medioriente e con la Russia.
Dall’agenda macro, attesi nel pomeriggio, dagli USA, gli ordini beni durevoli di agosto, il Pil 2Q25, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e le scorte all’ingrosso di agosto.
A settembre, l’indice che misura la fiducia dei consumatori francesi si è attestato a 87 punti, in linea con le attese e stabile rispetto al mese precedente.
L’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori in Germania, con riferimento a ottobre, si è attestato a -22,3 punti, in recupero oltre le attese (-23,3 punti) rispetto ai -23,5 punti di settembre.
A Piazza Affari, riflettori su Stellantis dopo che ad agosto le immatricolazioni auto in Europa sono aumentate del 5,3% e il gruppo automobilistico ha rivisto il segno positivo con +3,4%.