Fervi – Utile netto adjusted di 1,8 mln nel 1H25

Il Gruppo Fervi ha archiviato il primo semestre 2025 con ricavi netti pari a 25,1 milioni, rispetto a 29,1 milioni al 30 giugno 2024.

Il decremento di 4 milioni, spiega la società, “è principalmente imputabile al rallentamento dell’attività industriale di cui ha risentito in particolare la controllata Rivit già a partire dal quarto trimestre 2024”.

L’EBITDA si è attestato a 3,5 milioni (4,4 milioni nel 1H24), dinamica dovuta “principalmente al mancato assorbimento di costi fissi legato alla diminuzione del fatturato”; la relativa incidenza sui ricavi, pari al 14%, è diminuita dell’1% rispetto al semestre 2024.

L’EBITDA adjusted, ovvero escludendo i costi non ricorrenti, legati principalmente alle risoluzioni dei contratti con alcuni dipendenti per 233mila euro, è stato pari a 3,7 milioni (4,4 milioni nel 1H24); la relativa incidenza sul fatturato, pari al 14,9%, è rimasta sostanzialmente in linea rispetto al 15,1% del 30 giugno 2024.

Il maggior carico fiscale, in termini di percentuale di imposte rispetto all’EBT (36,3% nel 2025 rispetto a 30,5% nel 2024), “è frutto, principalmente, dell’accantonamento di un fondo rischio contenzioso di 46mila euro”, “oltre al fatto che lo scorso anno era presente una componente positiva di 55mila euro legata alle imposte di Rivit India”.

L’utile netto adjusted, esclusi i costi non ricorrenti e l’ammortamento del Know How derivante dall’acquisizione della Rivit nel 2021 (ammortizzato in 4 anni), è stato pari a oltre 1,8 milioni contro i circa 2,4 milioni del primo semestre 2024. A livello reported, il dato si è attestato a 1,2 milioni contro il precedente di 1,9 milioni.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è sceso a circa 6 milioni da 8 milioni al 31 dicembre 2024. Una variazione dovuta principalmente ai seguenti fattori: “flusso da attività operativa pari a 4,1 milioni; investimenti in immobilizzazioni per 0,8 milioni di cui circa 360mila euro per la costruzione del nuovo magazzino in Vogel; nel maggio scorso è stato corrisposto agli azionisti un dividendo pari a circa 0,9 milioni; nel primo semestre sono state acquisite 5.600 azioni proprie per il valore di 87mila euro; a giugno è stato effettuato un aumento di capitale da 0,1 milioni in Esales, PMI innovativa che detiene il marchio Mr. Worker”.

Nel primo semestre 2025 sono stati ottenuti tre finanziamenti da primari istituti di credito per complessivi 8,2 milioni a tasso fisso ed è stato rimborsato un finanziamento da 3 milioni.

Riguardo l’outlook, Fervi riporta che “nonostante il Gruppo non abbia sedi nei paesi attualmente interessati da conflitti, né questi rappresentino significativi mercati di sbocco o di fornitura per lo stesso”, restano “costantemente sotto controllo” le tensioni socio-politiche, l’evoluzione della situazione macroeconomica e di mercato.

“L’attività propria di coordinamento e controllo della Capogruppo viene accelerata dalla stretta supervisione dello staff dell’amministratore delegato al fine di identificare ogni azione necessaria con particolare riferimento al costo dei noli internazionali che comunque sono in calo nella seconda metà dell’anno”.

Seppur in tale contesto di incertezza, “il Gruppo proseguirà, inoltre, la propria strategia di crescita focalizzata, tra l’altro, sul costante impegno all’espansione dell’offerta di prodotti a catalogo e di supporto ai clienti, sulla massimizzazione della profittabilità, anche attraverso un’attenta politica di controllo dei costi, mantenendo la solidità patrimoniale e finanziaria che contraddistingue le aziende del Gruppo”.

L’AD Guido Greco ha così commentato: “il risultato del primo semestre del 2025 conferma il trend del primo trimestre, risentendo della generale debolezza dei mercati cominciata a partire dal secondo semestre del 2023 e proseguita per tutto il 2024, complice anche la crescente incertezza della situazione geopolitica mondiale e della contrazione della produzione industriale a livello europeo”.

“In tale contesto il Gruppo sta mettendo in atto una serie di iniziative che hanno come obiettivo il miglioramento dei margini di primo livello ed il contenimento dei costi fissi, con l’obiettivo di consolidare i flussi di cassa a supporto dell’attività di sviluppo commerciale; nel primo semestre del 2025 il Gruppo ha infatti mantenuto una redditività, in termini percentuali, in linea con il medesimo periodo dell’esercizio precedente nonostante il significativo calo dei ricavi a testimonianza di un controllo continuo sulla marginalità di primo livello e sul contenimento dei costi fissi, generando al contempo circa 3,0 milioni di Euro di cassa derivante dall’attività operativa”.

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