Prevista partenza incerta per le principali borse europee.
Chiusura ieri positiva a Wall Street con il Nasdaq a +0,5%, l’S&P500 a +0,3% e il Dow Jones a +0,2%.
Sui mercati asiatici, Hong Kong guadagna lo 0,6%, Shanghai lo 0,5% mentre Tokyo cede lo 0,2%.
Il sentiment rimane condizionato dall’evoluzione di un possibile shutdown del governo Usa a seguito del mancato raggiungimento, per ora, di un accordo di finanziamento a breve termine durante le trattative di ieri fra Trump e i Democratici al Congresso.
Se i legislatori non riusciranno a raggiungere un’intesa entro la fine dell’anno fiscale in corso, prevista per oggi, molte attività federali saranno sospese e i dipendenti non essenziali saranno messi in congedo o licenziati. Inoltre, potrebbe slittare la pubblicazione di dati fondamentali come il report sul lavoro americano, attualmente in agenda venerdì.
Resta l’attenzione anche sul fronte commerciale con l’entrata in vigore, domani 1° ottobre, di una nuova raffica di dazi su farmaci, camion e mobili importati, annunciati da Trump la scorsa settimana.
Dall’agenda macro, il dato finale sul prodotto interno lordo del Regno Unito nel secondo trimestre del 2025 è cresciuto dello 0,3% su base trimestrale, in linea con le attese e la rilevazione preliminare. A livello tendenziale il dato è aumentato dell’1,4%, al di sopra del +1,2% delle previsioni e del dato preliminare.
Ad agosto, le vendite al dettaglio in Germania sono calate dello 0,2% su base mensile, rispetto al +0,6% delle attese e al -0,5% di luglio (rivisto da -1,5%). Su base annua, sono aumentate dell’1,8%, dopo il +3,3% del mese precedente (rivisto da +1,9%).
Attesi oggi, dall’Italia, i prezzi alla produzione industriale di agosto oltre all’inflazione di settembre del nostro Paese e della Germania, e la fiducia consumatori USA del mese in corso.