Wall Street chiude la seduta di martedi in rialzo e ignora il rischio shutdown che incombe su Washington.
L’S&P 500 archivia così le contrattazioni a +0,41%, il Nasdaq a +0,30% e il Dow Jones a +0,18%.
Più arretrato il Russel 2000 a +0,05%.
L’attenzione degli analisti è ancora tutta rivolta a venerdì quando verrà pubblicato un report sul mercato del lavoro americano.
La speranza è che il job report mantenga il trend che ha portato la Fed ad abbassare i tassi di interesse in modo da portare la banca centrale a prendere in seria considerazione altri tagli nel corso dell’anno.
Sullo sfondo rimane il rischio di shutdown con il blocco di tutte le attività amministrative se il Congresso non dovesse approvare la legge di bilancio.
Una dinamica che però non spaventa Wall Street che quando si è trovata ad affrontare situazioni simili in passato non ha subito particolari effetti negativi.
Tornando all’azionario Core Weave balza dell’11,7% dopo la comunicazione che Meta pagherà fino a 14,2 miliardi di dollari per nuovi servizi cloud.
Lamb Weston ha chiuso a +4,3% dopo che il produttore di patatine fritte e altri derivati delle patate ha pubblicato una trimestrale sopra le attese.
Sul fronte delle sconfitte Spotify ha archiviato la giornata a -4,2% dopo che il suo fondatore, Daniel Ek, ha deciso di lasciare il ruolo di Ceo per diventare presidente esecutivo. La sua posizione sarà sostituita da due co-Ceo, l’ex Chief Product e Tecnology Officer Gustav Soderstrom e l’ex Chief Business Officer Alex Norstrom.
In calo anche i petroliferi in scia al calo del greggio. Baker Hughes ha chiuso a -3,6% e Schlumberger a -2,1%.
Passando alle materie scende ancora il Brent a -1,58% a 66,03 dollari al barile. In rosso anche il Wti a -1,5% a 62,5 dollari al barile.
Sale l’oro per il quinto giorno di fila a +0,92% a 3.890,72 dollari l’oncia. Ritraccia leggermente l’argento a -0,2% a 46,92 dollari l’oncia.
Infine sul forex l’euro/dollaro è sostanzialmente invariato 1,1734 e il dollaro/yen scende a 148,03.