Seduta contrastata per le principali borse asiatiche, ancora orfane della Cina ferma per una settimana di festività e dopo la chiusura in frazionale rialzo di ieri a Wall Street.
Hong Kong cede lo 0,9%, in controtendenza al Giappone con il Nikkei a +1,9% e il Topix a +1,3%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +0,4%, il Dow Jones a +0,2% e l’S&P500 a +0,1%.
Il sentiment continua a beneficiare dell’ottimismo sull’intelligenza artificiale con le azioni Hitachi che balzano di oltre il 9%, ai massimi da aprile, dopo che la società ha annunciato una partnership con OpenAI nelle attività riguardanti l’energia e la rete elettrica, le apparecchiature di raffreddamento, lo storage e l’hub di soluzioni digitali Lumada.
Inoltre, in attesa dei risultati delle elezioni interne del partito Liberal Democratico di questo weekend, resta l’attenzione sulle banche centrali con il governatore dell’istituto giapponese, Kazuo Ueda, che ha lasciato aperte le sue opzioni di politica monetaria, ribadendo la storica posizione sui tassi ed evitando di dare segnali su un possibile rialzo del costo del denaro in vista della riunione di fine mese.
Dall’agenda macro, in Giappone, il dato finale di settembre del PMI servizi è stato pari a 53,3 punti, al di sopra rispetto ai 53,0 punti del preliminare e del consensus. Il composito è aumentato a 51,3 punti dai 51,0 della prima lettura, a fronte di una stima di 51,1 punti.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,172 e il cambio dollaro/yen a 147,6. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,9%) a 64,7 dollari e il Wti (+1%) a 61,1 dollari al barile.