Seduta contrastata per le principali borse asiatiche, ancora orfane della Cina per festività e dopo la chiusura mista di venerdì a Wall Street.
Hong Kong cede lo 0,7%, in controtendenza al Giappone che brilla con il Nikkei a +4,9% e il Topix a +3,3%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a -0,3%, l’S&P500 flat e il Dow Jones a +0,5%.
Il sentiment giapponese beneficia della notizia che Sanae Takaichi si prepara a diventare premier dopo essere stata eletta presidente del partito conservatore, attualmente alla guida della coalizione di governo. Si tratta della prima volta per una donna nel Paese del Sol Levante.
Gli investitori accolgono con ottimismo le parole Takaichi secondo la quale è necessario uno stretto coordinamento tra governo e Banca centrale perché si raggiunga un’inflazione trainata dalla domanda, supportata da crescita dei salari e profitti aziendali.
Occhi anche sul fronte geopolitico con Hamas che ha accettato di rispettare alcune delle condizioni del piano di Trump per porre fine alla guerra a Gaza, tra cui il rilascio degli ostaggi.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,171 mentre il cambio dollaro/yen balza a 150,1. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1%) a 65,2 dollari e il Wti (+1%) a 61,5 dollari al barile.