Mercati – Avvio perlopiù poco mosso per l’Europa con Milano +0,1%

Avvio perlopiù poco mosso per le principali borse europee.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 43.318 punti, cauto come il Dax di Francoforte (+0,1%), l’Ibex35 di Madrid (flat) e il Ftse 100 di Londra (flat); più arretrato il CAC 40 di Parigi (-0,7%).

Sul sentiment pesano le dimissioni presentate stamattina dal primo ministro francese Sebastien Lecornule e accettate da Macron, dopo che, appena ieri, è stata annunciata la nuova squadra di governo.

Resta monitorato anche il fronte geopolitico con Hamas che ha accettato di rispettare alcune delle condizioni del piano di Trump per porre fine alla guerra a Gaza, tra cui il rilascio degli ostaggi.

Occhi inoltre sulle questioni politiche statunitensi dopo che, in occasione di un briefing alla Casa Bianca, la portavoce Karoline Leavitt ha ribadito il piano dell’amministrazione di licenziare dipendenti pubblici e ritirare i fondi dalle roccaforti democratiche, come Portland, Oregon.

Infine, nonostante la mancata pubblicazione del job report a causa dello shutdown e dopo che diversi indicatori pubblicati negli ultimi giorni hanno evidenziato una lenta crescita delle assunzioni, un numero limitato di licenziamenti, modesti aumenti salariali e un calo della domanda di lavoratori a settembre, gli operatori restano fiduciosi che questo mese la Fed eseguirà un altro taglio ai tassi da 25 punti base.

Dall’agenda macro, attese stamane dall’Eurozona le vendite al dettaglio di agosto.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,170 mentre il cambio dollaro/yen balza a 150,0 Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,8%) a 65,7 dollari e il Wti (+1,9%) a 62,0 dollari al barile dopo che l’Opec+ ha comunicato un incremento mensile della produzione più modesto del previsto, attenuando alcuni timori relativi all’aumento dell’offerta.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 85 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,58%.

Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Stellantis (+2,4%) che, secondo rumour, prevede di investire 10 miliardi di dollari negli Stati Uniti, Tenaris (+1,5%) e Telecom Italia (+1,4%); in fondo Stm (-0,9%), Recordati (-0,6%), Unicredit ed Enel (entrambe -0,5%).