Wall Street chiude la seduta di venerdì aggiungendo altri guadagni a una striscia positiva di cinque giorni (ad eccezione del Nasdaq che ritraccia leggermente) nonostante lo shutdown governativo e la mancata pubblicazione dei dati sul mercato del lavoro.
L’S&P 500 archivia così le contrattazioni a +0,01%, il Nasdaq a -0,28% e il Dow Jones a +0,51%.
Bene anche il Russel 2000 a +0,72%.
Di solito l’inizio del mese è caratterizzato daal’analisi del job report, con gli investitori intenti a fare previsioni sullo stato dell’economia americana e sulle prossime mosse della Fed.
Ma lo shutdown governativo ha come conseguenza anche lo slittamento dei report macroeconomici che riprenderanno a essere pubblicati quando Washington uscirà da questo stato di emergenza.
Infatti il Congresso deve ancora approvare la legge di bilancio in una dinamica che però non preoccupa particolarmente Wall Street, che quando si è trovata ad affrontare situazioni simili in passato non ha subito grossi effetti negativi.
Tornando all’azionario gli investitori iniziano a guardare con una certa preoccupazione al settore dell’AI e alla corsa sfrenata dei suoi titoli.
Infatti il timore è che l’immensa quantità di investimenti che sono stati destinati a questo settore possa generare un bolla per l’incapacità di generare ricavi sufficienti a giustificarne il valore.
Nvidia, una delle aziende che ha maggiormente beneficiato dell’esplosione dell’AI, ha perso lo 0,7% nella seduta di venerdì.
In netto calo Applied Material a -2,7%. La società, i cui prodotti servono per la produzione di semiconduttori per i micro chip, ha detto che avrà un calo di 100 milioni di dollari di fatturato per il quarto trimestre a causa delle restrizioni per le vendite verso la Cina.
A bilanciare le perdite ci ha pensato il settore dell’Oil & Gas con Exxon che ha chiuso a +1,8% e Diamondback Energy a +3% grazie a un’accelerazione del petrolio che ha recuperato parte delle perdite della settimana.
Seduta positiva anche per Entergy a +1,9% dopo l’annuncio di un accordo con Google per l’approvvigionamento di energia per l’investimento di 4 miliardi di dollari in Arkansas della big tech.
Passando alle materie recupera il Brent a +0,66% a 64,53 dollari al barile. Bene anche il Wti a +0,66% a 60,88 dollari al barile.
Torna a salire l’oro a +1,05% a 3.908,9 dollari l’oncia. Fa meglio l’argento a +3,44% a 48,25 dollari l’oncia.
Infine sul forex l’euro/dollaro è sostanzialmente invariato 1,1743 e il dollaro/yen a 147,45.