Le borse europee chiudono in rialzo, con Wall Street positiva dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib guadagna l’1,1% a 43.484 punti, positivo come l’Ibex35 di Madrid (+0,9%), il Ftse 100 di Londra (+0,7%), il CAC 40 di Parigi (+1,1%), il Dax di Francoforte (+0,7%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,8%, lo S&P 500 lo 0,5%, il Dow Jones lo 0,3%.
Con lo sguardo già rivolto al Job Report americano di settembre in uscita venerdì, gli operatori sono intenti a trarre nuovi indizi sulle future scelte di politica monetaria della Federal Reserve dai verbali dell’ultimo meeting FOMC di settembre, atteso in serata.
In particolare, dai verbali della Fed dovrebbero emergere nuovi indizi sulle divisioni interne della banca centrale e sulle prospettive dei tassi di interesse.
L’attenzione è poi sempre rivolta alla crisi politica in Francia: crescono le pressioni sul presidente, Emmanuel Macron, affinché si dimetta e dia il via a elezioni parlamentari anticipate. Macron ha tuttavia sinora affermato che intende portare a termine il suo secondo mandato, che ha scadenza naturale nel 2027.
Dall’agenda macro, intanto, nella settimana al 3 ottobre l’indice Mba che misura le nuove richieste di ipoteche negli Stati Uniti ha registrato un -4,7% dopo il -12,7% della settimana precedente.
In Germania, ad agosto la produzione industriale ha registrato un decremento del 4,3% su base mensile, a fronte del -1% atteso e del +1,3% del mese precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,161, mentre il cambio dollaro/yen sale a 152,7. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,4%) a 66,4 dollari e il Wti (+1,7%) a 62,8 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 83 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,50%.
Tornando a Piazza Affari, guida Prysmian (+4,2%), seguita da Leonardo (+2,4%), Banco BPM (+2,3%), Unicredit (+2,0%); in fondo TIM (-2,8%), Stellantis (-1,2%), Ferrari (-0,6%), Azimut (-0,4%).