Le borse europee chiudono miste, con Wall Street perlopiù negativa dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,2% attestandosi a 42.076 punti, in calo come Dax di Francoforte (-0,4%) e CAC 40 di Parigi (-0,2%), mentre chiudono sopra la parità il Ftse 100 di Londra (+0,1%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,3%).
Oltreoceano, il Nasdaq cede lo 0,8%, lo S&P 500 lo 0,4%, mentre il Dow Jones scambia intorno alla parità.
Gli investitori restano preoccupati per l’intensificarsi delle tensioni commerciali dopo che Pechino ha imposto restrizioni a cinque società statunitensi affiliate alla compagnia di navigazione Hanwha Ocean in risposta alle indagini americane contro le industrie marittime, logistiche e cantieristiche cinesi.
Preoccupazioni che si aggiungono ai timori di una bolla speculativa alimentati dall’impennata dei titoli azionari legati all’intelligenza artificiale.
Dall’agenda macro, a ottobre, l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica dell’Eurozona si è attestato a 22,7 punti, in calo, contro le attese (30,2), rispetto ai 26,1 punti di settembre.
Nello stesso mese, l’omologo dato tedesco sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è aumentato, meno delle attese (41,2 punti), a 39,3 punti dai 37,3 punti registrati a settembre.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,159, mentre il cambio dollaro/yen scende a 151,8. Tra le materie prime, petrolio in ribasso con il Brent (-2,4%) a 61,8 dollari e il Wti (-2,3%) a 58,1 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 82 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,42%.
Tornando a Piazza Affari, chiude in vetta Generali (+2,3%), seguita da Finecobank (+2,1%), Unipol (+1,3%), Enel (+1,2%), mentre termina in coda Stellantis (-4,8%), preceduta da Amplifon (-4,5%), Moncler (-2,3%), Brunello Cucinelli (-1,8%).