Mercati – Europa resta sottotono a metà seduta, a Piazza Affari (-0,9%) male Stellantis (-3,6%)

Le borse europee restano sottotono a metà seduta con i futures di Wall Street che viaggiano negativi.

A Milano, il Ftse Mib riduce le perdite a -0,9% attestandosi 41.805 punti, preceduto da Dax di Francoforte (-0,8%), CAC 40 di Parigi (-0,8%), Ftse 100 di Londra (-0,2%) e Ibex35 di Madrid (-0,1%).

Gli investitori restano preoccupati per l’intensificarsi delle tensioni commerciali dopo che Pechino ha imposto restrizioni a cinque società statunitensi affiliate alla compagnia di navigazione Hanwha Ocean in risposta alle indagini americane contro le industrie marittime, logistiche e cantieristiche cinesi.

Preoccupazioni che si aggiungono ai timori di una bolla speculativa alimentati dall’impennata dei titoli azionari legati all’intelligenza artificiale.

Occhi anche allo stesso tempo sui segnali che potrebbero emergere con l’avvio della stagione delle trimestrali delle big finanziarie Usa con i conti odierni di Blackock, Citigroup, JPMorgan, Goldman Sachs e Wells Fargo.

Dall’agenda macro, a ottobre, l’indice Zew relativo alle aspettative di crescita economica dell’Eurozona si è attestato a 22,7 punti, in calo, contro le attese (30,2), rispetto ai 26,1 punti di settembre.

Nello stesso mese, l’omologo dato tedesco sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è aumentato, meno delle attese (41,2 punti), a 39,3 punti dai 37,3 punti registrati a settembre.

Sempre in Germania, i dati finali di settembre sull’inflazione, tutti in linea ai preliminari e alle attese, hanno evidenziato prezzi al consumo saliti dello 0,2% su base mensile e del 2,4% anno su anno. Il tasso di inflazione armonizzato agli standard Ue è anch’esso aumentato dello 0,2% m/m e del 2,4% a/a.

Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,156 e il cambio dollaro/yen a 152,0. Tra le materie prime, si intensificano le vendite sul petrolio con il Brent (-2,2%) a 61,9 dollari e il Wti (-2,3%) a 58,1 dollari al barile.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta a 84 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,44%.

Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Enel (+1,2%), seguita da Finecobank (+1,1%) e Generali (+1%) mentre scivola in fondo Stellantis (-3,6%) dopo che Moody’s ne ha confermato il rating Baa2, tagliandone però l’outlook a “negativo”. Male anche Amplifon (-3,2%), Leonardo e Banco BPM (entrambe -2,8%).