I futures sull’azionario americano cedono l’1,0-1,4%, preannunciando un avvio in ribasso a Wall Street.
Al via oggi la stagione delle trimestrali, con protagonisti le grandi banche americane.
L’utile di JP Morgan è aumentato nel terzo trimestre grazie alle operazioni multimiliardarie e alle IPO che hanno dato slancio alla sua banca d’investimento, oltre che a una più solida performance di trading. L’utile della maggiore banca statunitense è salito a 14,39 miliardi di dollari, pari a 5,07 dollari per azione, nei tre mesi conclusi il 30 settembre e le commissioni dell’investment banking di JPMorgan sono aumentate del 16% nel terzo trimestre.
Goldman Sachs ha visto aumentare il suo utile trimestrale di oltre il 37% grazie all’aumento delle commissioni di consulenza dei suoi banchieri d’investimento e alla capitalizzazione dei mercati attivi da parte dei trader. Le commissioni di investment banking sono salite a 2,66 miliardi di dollari nel trimestre conclusosi il 30 settembre, rispetto agli 1,87 miliardi di dollari di un anno fa.
L’utile di Wells Fargo della società è aumentato nel terzo trimestre grazie alle maggiori entrate derivanti dal pagamento degli interessi. L’utile netto del quarto istituto di credito statunitense è stato di 5,59 miliardi di dollari, pari a 1,66 dollari per azione, nei tre mesi conclusi il 30 settembre.
Sullo sfondo, gli investitori restano preoccupati per l’intensificarsi delle tensioni commerciali dopo che Pechino ha imposto restrizioni a cinque società statunitensi affiliate alla compagnia di navigazione Hanwha Ocean in risposta alle indagini americane contro le industrie marittime, logistiche e cantieristiche cinesi.
Preoccupazioni che si aggiungono ai timori di una bolla speculativa alimentati dall’impennata dei titoli azionari legati all’intelligenza artificiale.