Attesa apertura positiva per le principali borse europee.
Chiusura ieri mista a Wall Street con il Nasdaq a -0,8%, l’S&P500 a -0,2% e il Dow Jones a +0,4%.
Sui mercati asiatici, Tokyo guadagna l’1,8%, Hong Kong l’1,7% e Shanghai l’1%.
Il presidente della Fed Powell ha segnalato che la banca centrale statunitense è sulla buona strada per un altro taglio ai tassi da 25 punti base per questo mese, dopo aver espresso le proprie preoccupazioni per l’indebolimento del mercato del lavoro e nonostante lo shutdown delle attività governative stia impedendo l’ottenimento di indicazioni utili sullo stato dell’economia.
A ciò si aggiungono i segnali positivi provenienti dalla Francia con l’aspettativa che termini lo stallo politico e si allontani il rischio di un voto anticipato dopo che Sébastien Lecornu ha accolto la richiesta principale dei socialisti ovvero la sospensione della riforma delle pensioni.
Occhi allo stesso tempo sugli sviluppi commerciali con Trump che ha minacciato un embargo sull’olio da cucina cinese come ritorsione al boicottaggio di Pechino sulla soia americana.
Inoltre, l’Unione Europea starebbe valutando di obbligare le aziende cinesi a cedere tecnologia alle aziende europee se vogliono operare a livello locale.
Dall’agenda macro, in Francia, i dati finali di settembre sull’inflazione sono risultati tutti in linea ai preliminari e alle attese con prezzi al consumo scesi dell’1,0% su base mensile e saliti dell’1,2% anno su anno mentre l’indice armonizzato agli standard Ue è sceso dell’1,1% m/m e cresciuto dell’1,1% a/a.
In Giappone, ad agosto, il dato finale sulla produzione industriale ha segnato una flessione dell’1,5% su base mensile, al di sotto del 1,2% delle attese e della lettura preliminare.
In Cina, a settembre, i prezzi alla produzione sono scesi su base tendenziale del 2,3%, in linea alle attese, dopo il -2,9% del mese precedente. Nello stesso mese, i prezzi al consumo sono scesi dello 0,3% su base annua, rispetto al -0,1% delle previsioni e al -0,4% del mese precedente.
Attesi stamane dall’Eurozona la produzione industriale e, nel pomeriggio, dagli USA, le richieste mutui MBA.
A Piazza Affari, riflettori sulle banche con il governo pronto a coprire la manovra di bilancio raccogliendo dagli istituto di credito e dalle assicurazioni risorse tra 4,5 e 5 miliardi distribuite su diversi anni.