Il CdA di E.P.H. ha deliberato all’unanimità di accettare l’offerta vincolante presentata e sottoscritta, ieri il 15 ottobre, da RONA Limited Company.
L’offerta di RONA, di natura irrevocabile e vincolante e non condizionata al verificarsi di condizioni sospensive, prevede un intervento complessivo di 10 milioni nel capitale di EPH, articolato come segue:
- Aumento di capitale riservato a RONA per un importo complessivo di 10 milioni, di cui
9,5 milioni mediante conferimento del Corporate Bond “TERRAGARDA” e €500.000 per cassa. La sottoscrizione di tale aumento di capitale dovrà essere eseguita entro il 15 novembre 2025. - Aumento di capitale aperto al mercato per €2.500.000, volto a favorire l’ingresso nel capitale di EPH di nuovi investitori interessati al rafforzamento patrimoniale funzionale al rilancio industriale delle società, con conseguente incremento del flottante.
- Aumento di capitale a servizio di un Prestito Obbligazionario Convertibile (POC) da €2.400.000, da collocarsi, in una o più tranche, presso un investitore istituzionale.
Al termine dell’operazione, “si prevede che RONA diverrà azionista di controllo della società in virtù della detenzione di una partecipazione fino ad un massimo del 90% del capitale sociale di EPH, mantenendo una quota minima del 10% quale flottante sul mercato”.
“L’operazione prevede inoltre la conversione e ristrutturazione integrale della posizione debitoria di EPH, con un rafforzamento patrimoniale complessivo stimato in circa €13 milioni, e la potenziale valorizzazione di perdite fiscali pregresse pari a circa €40 milioni”.
“Il piano industriale condiviso tra EPH e RONA mira a trasformare la Società in una holding di investimento e sviluppo industriale focalizzata su progetti a medio/lungo termine nei settori real estate e energie rinnovabili”.
“Le parti avvieranno immediatamente le procedure necessarie per l’esecuzione dell’operazione, incluse, a titolo esemplificativo, la predisposizione di un piano di risanamento attestato ai sensi dell’art. 56 del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (“CCII”), richiesto dai creditori bancari quale condizione per l’accettazione della proposta loro avanzata di accordo di saldo e stralcio per un importo complessivo pari ad €704.000, la predisposizione di un prospetto informativo finalizzato all’ammissione a quotazione delle azioni EPH rivenienti dai suddetti aumenti di capitale e l’espletamento degli adempimenti documentali (documento informativo e relative dichiarazioni/attestazioni) e societari connessi alla procedura di reverse take over”.
Con riferimento all’offerta vincolante formulata da Urban Vision, sottoscritta il 10 marzo 2025 e successivamente confermata il 2 maggio 2025 e poi il 24 luglio 2025, si ricorda che prevedeva quale termine di efficacia dell’offerta e per la verifica dell’avveramento delle condizioni sospensive la data del 15 ottobre 2025.
“Alla data odierna non è pervenuta da parte di UV alcuna richiesta formale di proroga dei termini di efficacia dell’offerta”.
Urban Vision si è al momento limitata “a informalmente rappresentare la necessità di completare ulteriori verifiche ed approfondimenti in merito alle possibili conseguenze giuridiche derivanti dal completamento della prospettata operazione straordinaria di integrazione con EPH con riferimento al rispetto di alcune previsioni contrattuali relative a contratti di finanziamento in essere contratti da UV che prevedono l’impossibilità da parte del soggetto finanziato di compiere operazioni societarie di natura straordinaria in assenza di una specifica preventiva autorizzazione da parte del soggetto finanziatore”.
Il CdA di EPH “si riserva di analizzare le conseguenze giuridiche ed economiche derivanti da tale mancato rinnovo dell’impegno vincolante assunto da Urban Vision, nonché di valutare
eventuali azioni a tutela della società”.
“In coerenza con quanto già comunicato il 30 giugno 2025, nel contesto della definizione delle passività pregresse, si ricorda che EPH ha concluso accordi transattivi a saldo e stralcio con la quasi totalità dei creditori, per un importo complessivo inferiore a €2.000.000, secondo le seguenti principali linee direttive”:
- “Creditori bancari:
- Hanno manifestato disponibilità ad accettare la proposta di definizione a saldo e
stralcio per un importo complessivo pari a €704.000; - L’efficacia di tali accordi di saldo e stralcio è subordinata all’approvazione da parte dei
rispettivi comitati crediti e alla predisposizione di un piano di risanamento attestato ex
art. 56 (oggi art. 57) del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII)”.
- Hanno manifestato disponibilità ad accettare la proposta di definizione a saldo e
- “Creditori non bancari (commerciali e finanziari diversi):
hanno aderito a transazioni a saldo e stralcio per un esborso complessivo di circa
€1.168.660, consentendo in tal modo la riduzione significativa dell’esposizione
debitoria complessiva della società”. - “Accordo con Global Growth Holding Ltd.:
la controparte ha accettato di convertire integralmente il proprio credito residuo
(derivante dal precedente prestito obbligazionario convertibile) e di rinunciare ad ogni
ulteriore pretesa in relazione alle obbligazioni o warrant in circolazione,
subordinatamente al perfezionamento dell’aumento di capitale previsto a supporto del
piano di risanamento”.
“E’ in corso di esecuzione ad opera della società, con il contributo del Chief Restructuring
Officer (CRO), un riesame volto a confermare la tenuta degli stralci e accordi transattivi già raggiunti alla luce dei recenti sviluppi connessi alla accettazione dell’offerta vincolante ricevuta da RONA ed alla contestuale cessazione dell’offerta UV”.
“La posizione debitoria esposta nei punti precedenti non include le spese correnti
sostenute dalla società durante gli ultimi mesi”.
“Infine, in ottemperanza al calendario degli eventi societari in precedenza comunicato al mercato, si ricorda che il 24 ottobre 2025 si terrà il CdA per l’approvazione della relazione semestrale al 30 giugno 2025, che conterrà dati economico-patrimoniali aggiornati alla
luce delle operazioni sopra descritte”.