Fervi – Verso la revoca da EGM dopo l’opa lanciata da Seconda S.r.l. a €16,25 per 4,65 mln

Seconda S.r.l. lancia un’offerta pubblica di acquisto (opa) volontaria totalitaria su Fervi avente a oggetto massime 286.190 azioni di quest’ultima, rappresentative dell’11,27% del capitale, a un corrispettivo di 16,25 euro, per complessivi 4.650.587,50 euro.

Il corrispettivo incorpora un premio del 9,80% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni
al 14 ottobre scorso (ultimo giorno di borsa aperta prima della data di tale annuncio) e del 6,07%, 5,69%, 6,88% e 6,92% rispetto alla media aritmetica ponderata per i volumi dei prezzi ufficiali registrati dalle azioni nei precedenti uno, tre, sei e dodici mesi prima della suddetta data inclusa.

In ragione del fatto che il suddetto esborso massimo è inferiore alla soglia di 8 milioni, il documento di offerta non sarà esaminato né approvato da CONSOB né da Borsa Italiana. In ogni caso, l’offerente pubblicherà, su base volontaria, “ai fini di una completa e trasparente informativa al mercato”, un documento di offerta.

L’obiettivo di Seconda, all’esito dell’offerta, “è acquisire l’intero capitale di Fervi e, in ogni caso, conseguire l’esclusione dalle negoziazioni delle relative azioni su Euronext Growth Milan (EGM)”.

“L’offerta è finalizzata a consentire alla società e al gruppo Fervi di perseguire in maniera
più efficiente le proprie attività e i propri programmi futuri di crescita”.

“L’emittente opera, infatti, in un mercato sempre più competitivo e in rapida evoluzione, che offre significative opportunità ma presenta anche crescenti sfide che richiedono investimenti in nuove soluzioni e sviluppo di competenze integrate per far fronte alle richieste della clientela”.

L’offerente ritiene che “il raggiungimento degli obiettivi di crescita preventivati possa essere
meglio conseguito in una situazione qual è quella derivante dall’acquisizione da parte
dell’offerente della totalità del capitale sociale e dalla perdita, da parte dell’emittente, dello
status di società con azioni ammesse alle negoziazioni su Euronext Growth Milan. Ciò,
infatti, consentirebbe di conseguire una maggiore flessibilità gestionale e organizzativa
dell’emittente e una riduzione dei suoi oneri gestionali e, pertanto, di concentrare le sue
risorse sullo sviluppo delle proprie attività operative”.

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