Prevista partenza incerta per le principali borse europee.
Chiusura ieri perlopiù positiva a Wall Street con il Nasdaq a +0,7%, l’S&P500 a +0,4% e il Dow Jones in parità.
Sui mercati asiatici, Tokyo guadagna l’1,3%, Shanghai lo 0,1% mentre Hong Kong cede lo 0,3%.
Persistono le tensioni tra USA e Cina dopo le parole di Scott Bessent secondo il quale un alto funzionario commerciale cinese, Li Chenggang, si è presentato a Washington senza invito e si è comportato in modo “squilibrato”.
Il segretario al Tesoro statunitense ha affermato che Li ha avvertito che la Cina avrebbe “causato il caos globale” se gli Stati Uniti avessero portato avanti i piani per le tasse portuali nei confronti delle navi cinesi, aggiungendo che è stato “molto irrispettoso”.
A livello europeo, resta sotto i riflettori la situazione politica francese con il premier Sébastien Lecornu, al lavoro su una manovra da 30 miliardi per il 2026 e proporrà a novembre di adottare un emendamento che prevede la sospensione della riforma previdenziale fino alle elezioni presidenziali del 2027.
Dall’agenda macro, ad agosto la produzione industriale nel Regno Unito è aumentata dello 0,4% su base mensile, rispetto al +0,2% delle attese e al -0,4% di luglio. Su base annua, il dato è sceso dello 0,7%, a fronte del -0,6% stimato e del -0,1% del mese precedente. Sempre ad agosto, la produzione manifatturiera ha riportato un +0,7% su base mensile, rispetto al +0,4% delle previsioni e al -1,1% di luglio. Su base annua ha riportato un -0,8%, a fronte del -1,0% stimato e del -0,1% del mese precedente.
Nella stessa area e mese, il Pil è cresciuto dello 0,1% su base mensile, in linea con le attese e rispetto al -0,1% di luglio. Su base annua, il dato ha evidenziato un incremento dello 0,3%, in linea con le previsioni e al di sopra del +0,2% del mese precedente.
L’indice sull’attività del settore terziario giapponese ha registrato ad agosto un decremento dello 0,4% su base mensile, al di sotto del -0,2% atteso e dopo il +0,2% del mese precedente.