Seduta in rosso per le principali borse asiatiche dopo la chiusura negativa di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente l’1,9 e il 2,5%, male come Hong Kong (-2,1%) e il Giappone con il Nikkei a -1,5% e il Topix a -1%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a -0,7%, l’S&P500 a -0,6% e il Nasdaq a -0,5%.
Gli investitori valutano con preoccupazione il rischio sistemico sul mercato del credito statunitense in scia alle affermazioni delle due banche regionali USA Zions Bancorp e Western Alliance Bancorp che hanno dichiarato di essere state vittime di frodi su prestiti concessi a fondi che investono in mutui commerciali in difficoltà.
Il tutto in un contesto già appesantito dalle persistenti tensioni USA-Cina dopo che la Federal Communications Commission ha rafforzato le operazioni nei confronti di aziende legate a Pechino e avvisato che i principali siti di e-commerce statunitensi hanno eliminato milioni di inserzioni di prodotti elettronici cinesi vietati.
Occhi anche sul Giappone dove il governatore della banca centrale, Kazuo Ueda, ha indicato che l’istituto continuerà a normalizzare la politica monetaria se si rafforzerà la fiducia sulla prospettive economiche, segnalando la possibilità di un aumento dei tassi a breve termine.
Nello stesso Paese, proseguono i colloqui in vista del voto parlamentare su chi guiderà il Governo.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,172 e il cambio dollaro/yen scende a 149,8. Tra le materie prime, petrolio in leggero calo con il Brent (-0,2%) a 60,9 dollari e il Wti (-0,2%) a 57,3 dollari al barile.