Wall Street ha chiuso la seduta di venerdì in deciso rialzo con il settore bancario che ha ritrovato stabilità dopo le preoccupazioni che hanno invaso il comparto in scia al mancato recupero di alcuni prestiti erogati.
L’S&P 500 si lascia alle spalle la giornata a +0,53%, il Nasdaq a +0,52% e il Dow Jones a +0,52%.
Ancora sotto pressione ill Russell 2000 a -0,6%.
Wall Street ha chiuso una settimana sulle montagne russe dopo una settimana di tensioni con la Cina dovute alle restrizioni del governo del gigante asiatico sulle esportazioni di terre rare verso gli Usa.
Dopo le minacce di Donald Trump la Cina ha vietato alle sue aziende di intrattenere rapporti commerciali con cinque filiali del costruttore navale sudcoreano Hanwha Ocean, un asset fondamentale per Trump che vuole rilanciare il settore navale negli Stati Uniti.
Infatti il colosso sudcoreano a fine 2024 aveva chiuso un accordo per l’acquisizione di Philly Shipyard per 100 milioni di dollari e pianificato investimenti in Usa per 5 miliardi.
Nonostante il recupero di venerdì restano a Wall Street le preoccupazioni per un mercato che sembra aver corso molto più di quanto giustifichino i fondamentali, soprattutto per il settore tech e in particolare dell’AI.
Venerdì però sono state ancora le banche le protagoniste con diverse trimestrali che hanno mostrato utili in crescita oltre le attese.
Segnali che hanno ridato fiducia al settore che giovedì era stato caratterizzato dal crollo di Zion Bancorp e Western Alliance Bancorp.
Venerdì invece i due istituti finanziari hanno recuperato parte delle perdite chiudendo rispettivamente a +5,8% e a +3,1%.
Seduta brillante per American Express che chiude a +7,27% dopo la pubblicazione dei risultati, con ricavi in aumento dell’11% e EPS a +19%.
Bene anche PayPal a +2,06%. Il suo cofondatore Max Levchin è stato nominato nel consiglio di amministrazione di Coca Cola.
Nel settore tech prosegue il recupero di Hewlett Packard a +2,04% iniziato a metà settimana dopo le previsioni sugli investimenti in AI.
Passando alle materie lieve rimbalzo del Brent a +0,38% a 61,29 dollari al barile. ITrend simile per il Wti a +0,28% a 57,15 dollari al barile.
Ritraccia l’oro a -2,12% a 4.213,3 dollari l’oncia. Più marcato il calo dell’argento dopo 7 giorni di fila di guadagni a -5,99% a 50,104 dollari l’oncia.
Infine sul forex l’euro/dollaro scende a 1,165 e il dollaro/yen sale a 150,64.