Le borse europee viaggiano perlopiù positive a metà seduta mentre i futures di Wall Street oscillano poco sotto la parità.
A Milano, il Ftse Mib accelera e resta in vetta (+0,8%) a 42.727 punti; più cauti il Ftse 100 di Londra (+0,2%), il CAC 40 di Parigi (+0,1%), l’Ibex35 di Madrid (flat) e il Dax di Francoforte (-0,2%).
Resta l’attenzione sui prossimi spunti operativi che dovrebbero emergere dalla stagione delle trimestrali americane con circa l’85% delle aziende che ha ad oggi superato le stime di profitto e con lo sguardo sulla pubblicazione odierna dei conti di colossi come Netflix, General Electric, Coca-Cola e General Motors.
Occhi inoltre sui progressi nei colloqui commerciali tra Washington e Pechino, con Trump che prevede di incontrare Xi Jinping la prossima settimana, ribadendo tuttavia la minaccia di dare seguito all’aumento dei dazi sui prodotti cinesi “se non si raggiunge un accordo” entro il 1° novembre.
Infine, cresce l’attesa per i dati sull’inflazione statunitense, in ritardo a causa dello shutdown e previsti in uscita venerdì, per avere segnali sullo stato dell’economia USA e sulle possibili prossime mosse sui tassi.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,162 mentre il cambio dollaro/yen sale a 151,7. Tra le materie prime, il petrolio azzera le perdite con il Brent a 61,0 dollari e il Wti a 57,0 dollari al barile.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund oscilla a 79 punti base con il rendimento sul decennale italiano al 3,36%.
Tornando a Piazza Affari, prosegue in vetta Bper (+7%) che ha sottoscritto contratti derivati per l’acquisto di un’esposizione sintetica alle proprie azioni pari al 9,99% del capitale; seguono Popolare di Sondrio (+6,7%) e MPS (+2,8%); scivola in fondo Recordati (-1,6%), preceduta da Interpump e Moncler (entrambe -0,7%).