Seduta mista per le principali borse asiatiche dopo la chiusura incerta di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen scambiano rispettivamente flat e a -0,6%, seguite da Hong Kong (-0,9%); in Giappone, Nikkei a -0,1% e il Topix a +0,8%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a -0,2%, l’S&P500 flat e il Dow Jones a +0,5%.
Resta l’attenzione sulle prossime decisioni del Governo nipponico con il primo ministro Sanae Takaichi che ha ordinato un nuovo pacchetto di misure economiche volte ad alleviare il peso dell’inflazione sulle famiglie e sulle aziende.
Takaichi, diventata la prima premier donna del Giappone, non ha specificato l’entità del pacchetto né ha indicato se saranno necessarie ulteriori emissioni obbligazionarie per finanziarlo.
Nel frattempo, le esportazioni nipponiche di settembre sono aumentate del 4,2% rispetto all’anno precedente, per la prima volta in cinque mesi, grazie all’aumento delle spedizioni di chip e componenti elettronici, rispetto al +4,6% stimato e al -0,1% di agosto. Le spedizioni verso gli Stati Uniti sono diminuite del 13,3%, segnando il sesto calo consecutivo, risentendo dei dazi imposti da Trump.
Le importazioni sono aumentate del 3,3%, rispetto a un consensus del +0,6% e al precedente -5,2%.
Nel complesso, la bilancia commerciale giapponese ha registrato un deficit di 234,6 miliardi di yen.
Infine, restano monitorate le tensioni USA-Cina con Trump che prevede che il prossimo incontro con Xi Jinping porterà a un “buon accordo” commerciale, ammettendo allo stesso tempo che i colloqui tanto attesi potrebbero non aver luogo.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,161 mentre il cambio dollaro/yen scende a 151,8. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,8%) a 62,4 dollari e il Wti (+1,9%) a 58,3 dollari al barile.