Leonardo – Memorandum of Understanding con Airbus e Thales per creare leader europeo nel settore spaziale

Leonardo, Airbus e Thales hanno siglato un Memorandum of Understanding con l’obiettivo di unificare le rispettive attività spaziali in una nuova società.

Le tre aziende “mirano a unire le forze per consolidare l’autonomia strategica dell’Europa nello spazio, settore cruciale che sostiene infrastrutture e servizi critici nei campi delle telecomunicazioni, della navigazione globale, dell’osservazione della Terra, della ricerca
scientifica, dell’esplorazione e della sicurezza nazionale”.

“La nuova società intende inoltre porsi come partner di fiducia per lo sviluppo e l’attuazione dei programmi spaziali strategici a livello nazionale”.

“Il nuovo soggetto riunirà, svilupperà e realizzerà un portafoglio completo di tecnologie complementari e soluzioni integrate end-to-end, che vanno dalle infrastrutture spaziali ai servizi (escludendo i lanciatori). La società accelererà l’innovazione in questo mercato strategico, con l’obiettivo di creare un player europeo integrato e resiliente e dotato della necessaria massa critica per competere a livello globale e sfruttare le possibilità di crescita nei mercati internazionali”.

Al termine dell’operazione, la nuova società sarà strutturata con i seguenti contributi: “Airbus contribuirà con i suoi business Space Systems e Space Digital, provenienti da Airbus Defence and Space; Leonardo contribuirà con la sua Divisione Spazio, includendo anche le quote in Telespazio e Thales Alenia Space; Thales contribuirà principalmente con le sue quote in Thales Alenia Space, Telespazio e Thales SESO”.

“La nuova società impiegherà circa 25.000 persone in tutta Europa e costituirà un player competitivo a livello mondiale potendo contare su un fatturato annuo di circa €6,5 miliardi [dato pro forma, a fine 2024] e su un portafoglio ordini che ammonta a più di tre anni di ricavi previsti”.

“L’azionariato della nuova società sarà condiviso tra Airbus, Leonardo e Thales che possederanno rispettivamente il 35%, 32,5% e 32,5% e opererà sotto controllo congiunto, con una governance bilanciata tra gli azionisti”.